Libano: inaugurato centro medico delle LAF ristrutturato dal Contingente Italiano

(di Stato Maggiore Difesa)
24/06/21

​Il Contingente italiano della Missione UNIFIL in Libano ha inaugurato a Tiro il nuovo centro medico presso la sede del South Litani Sector, il comando delle Forze Armate libanesi responsabile di tutto il Libano meridionale.

Presenti alla cerimonia il comandante del South Litani Sector generale Maroun Qubayati, in rappresentanza del comandante delle Forze Armate libanesi generale Joseph Aoun, ed il comandante del Sector West di UNIFIL, generale di brigata Davide Scalabrin.

Il centro servirà a fornire prestazioni mediche specialistiche ai militari delle LAF costantemente impegnati nel mantenimento della sicurezza nella sensibile area del sud del Libano e potrà supportare anche le fasce più bisognose della popolazione.

Nel suo discorso di inaugurazione, il generale Qubayati ha voluto ringraziare a nome del comandante in capo delle LAF, e suo personale, l'Italia intera e i suoi Caschi Blu che "nel corso di anni di impegno a favore della popolazione e delle Forze Armate libanesi, hanno saputo guadagnarsi con il proprio lavoro il rispetto e l'ammirazione da parte di ogni cittadino del Libano".

Il Progetto si inserisce nell'ambito dell'impegno dell'Italia nel supportare il Governo locale e le sue Forze Armate in aderenza al mandato della Risoluzione ONU 1701.

La riqualificazione e l'ammodernamento del Centro Medico sono stati ritenuti prioritari dal Contingente italiano della brigata alpina "Taurinense" fin dall'inizio del proprio mandato, affiancando quindi alla quotidiana attività operativa congiunta di pattugliamento dell'area di responsabilità e all'addestramento dei militari libanesi, anche il supporto logistico e infrastrutturale necessari allo svolgimento dei compiti delle LAF.

Le peculiari capacità tecniche del CIMIC, la struttura di cooperazione civile-militare, hanno permesso una rapida esecuzione dei lavori consegnando, in appena tre mesi, una struttura completamente rimodernata nell'ingresso principale, nelle numerose sale ambulatoriali, nella copertura e soprattutto nella farmacia che contestualmente ha ricevuto una donazione di medicinali di primaria necessità e di difficile approvvigionamento a causa della complessa crisi economica che sta colpendo il Paese dei Cedri.