Lettonia: condotte, dalla componente di cavalleria del contingente italiano, su base truppe alpine dell'Esercito, una serie di attività addestrative che hanno avuto lo scopo di incrementare la capacità dell'unità schierata di operare su terreni compartimentati in supporto alle unità di fanteria leggera.
L'assetto, tratto dalla brigata alpina Taurinense ed inserito nel battle group dell'enhanced Forward Precence (eFP Lettonia), in un contesto multinazionale NATO, ha effettuato manovre di avvicinamento e combattimento con azioni in bianco e a fuoco con blindo armata Centauro, garantendo la necessaria mobilità alle truppe in zone particolarmente difficili da raggiungere.
Le attività di ricognizione, spesse volte condotte in condizioni estreme, consentono l'acquisizione di dati informativi sull'ambiente operativo al fine di garantire la sicurezza e la protezione delle forze.
La bocca da fuoco da 105 mm ad anima rigata, il sistema di puntamento auto stabilizzato con unità di elaborazione dati e il rapporto peso potenza costituiscono gli elementi operativi della blindo armata Centauro, mezzo in dotazione alle citate unità.
Duttile sotto il profilo tattico ed operativo, la Centauro è capace di sparare anche in movimento sfruttando la stabilizzazione della linea di mira e gli asservimenti di elevazione e brandeggio elettroidraulici.
L'elevata mobilità e autonomia su strada e la grande capacità di percorrenza fuoristrada consentono alle unità di cavalleria di effettuare la condotta combinata di attività tattiche offensive, difensive e abilitanti, nell’ambito di campagne di combattimento.
Tutte capacità, insieme a quella cacciacarri, apprezzate dagli altri eserciti componenti la coalizione NATO di eFP Lettonia.
L'addestramento intensivo di tutte le componenti operative è la condizione fondamentale per poter mantenere ottimi livelli di prontezza delle unità, tali da poter essere rapidamente impiegabili in contesti internazionali.