Presso la base del reggimento MSU di Pristina, si è svolta la cerimonia di cambio del comandante.
Al colonnello Stefano Fedele, comandante del reggimento MSU da gennaio 2021, subentra il colonnello Maurizio Mele, comandante del reparto corsi e insegnante titolare della cattedra “Attività e Tecniche di Polizia” presso il Centro di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU) dell’Arma dei Carabinieri.
Il colonnello Fedele lascia, dopo 12 mesi, l’incarico a Pristina per far rientro in patria allo stato maggiore della legione carabinieri Toscana.
All’avvicendamento, svoltosi di fronte al reggimento – composto attualmente da soli militari dell’Arma – schierato in armi nel piazzale “Martiri di Nassirya” della base MSU, hanno partecipato l’ambasciatore d’Italia in Kosovo, Antonello De Riu, il comandante delle unità mobili e specializzate dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Gianfranco Cavallo, il comandante della Kosovo Force, generale di divisione Ferenc Kajari e numerose autorità civili e militari del Kosovo.
Presenti, inoltre, alcune rappresentanze degli assetti NATO operanti in Kosovo col delicato compito di garantire la stabile convivenza e la libertà di movimento dei cittadini.
Nel corso del saluto di commiato il colonnello Fedele ha sottolineato l’importante ruolo svolto dal reggimento MSU, presente da oltre 22 anni sull’intero territorio, ringraziando tutti i carabinieri per l’impegno, la professionalità e l’abnegazione quotidianamente profusi nello svolgimento della propria missione.
Il comandante uscente ha altresì evidenziato la notevole collaborazione instaurata con gli attori internazionali presenti in teatro operativo, dalla missione KFOR all’OSCE fino alle organizzazioni governative kosovare.
Tali legami hanno consentito un costante contatto con la popolazione e – inoltre – la realizzazione di importanti progetti di cooperazione civile-militare e di assistenza alle comunità del posto, primo su tutti la consegna di ben sette Friendly Rooms - luoghi ove accogliere e ascoltare le vittime vulnerabili - ad altrettante stazioni della Kosovo Police.
A sua volta, il generale di corpo d’armata Cavallo ha espresso grande soddisfazione per l’operato del colonnello Fedele, rimarcando al contempo l’importanza dello sforzo profuso dagli oltre 6mila carabinieri avvicendatisi negli anni in Kosovo, i quali hanno operato in favore della gente e costantemente a fianco delle Istituzioni, in analogia a quanto quotidianamente avviene in Italia da oltre due secoli.
Si è espresso parimenti anche il comandante di KFOR, il quale ha formulato il proprio personale plauso per la sapiente azione di comando e per la non comune dedizione mostrata dal comandante cedente nell’anno appena trascorso, capacità impreziosite dalla accorta gestione del reparto in costanza della perdurante situazione pandemica.
La cerimonia si è svolta nel pieno rispetto delle previste norme anti-COVID-19.