Nave Antonio Marceglia, ultima unità classe FREMM (Fregata Europea Multi-Missione) della squadra navale, nei giorni 7-8 marzo 2022, ha effettuato una sosta tecnico/logistica presso il porto di Beirut (Libano), nell'ambito di un'intensa attività di presenza e sorveglianza condotta nel Mediterraneo Orientale.
Durante il primo giorno di sosta, l'addetto per la Difesa a Beirut - il colonello Paracadutista dell'Esercito Italiano Marco Zona - ha fatto visita all'unità, accompagnato dagli addetti militari di Stati Uniti, Francia, Canada, Romania, Repubblica di Corea, Polonia e Bulgaria, a dimostrazione della profonda stima che le nazioni alleate hanno nei confronti della nostra Marina. La circostanza è stata propizia per illustrare la grande versatilità delle unità classe FREMM, capace di imbarcare e operare con differenti assetti specialistici come l'elicottero SH-90 nelle sue differenti configurazioni (Anti-Submarine Warfare con boe acustiche e dipping SONAR, o MITT eli-assalto), il team boarding della brigata marina San Marco (BMSM) e un team del Gruppo Operativo Subacquei (GOS), rimarcando ancora un avolta l'importanza del supporto che la Marina Militare italiana può offrire alla missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), nata con le Risoluzione nr. 425 e nr. 426 del 1978 adottate dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU, a seguito dell'invasione del Libano da parte di Israele (marzo 1978).
Il giorno successivo, Nave Marceglia ha avuto il privilegio di ospitare a bordo s.e. l'ambasciatrice d'Italia in Libano Nicoletta Bombardiere, la quale ha voluto rivolgere un saluto a tutto l'equipaggio schierato sul ponte di volo. L'ambasciatrice, rimarcando il forte legame tra le Forze Armate Italiane ed il Libano, ha citato l'operazione “Emergenza cedri", che lanciata nel 2020 in seguito all'esplosione di più di 2.000 tonnellate di nitrato di ammonio nel porto di Beirut il 4 agosto di quell'anno e che devastarono gran parte del porto danneggiando vaste aree della città, ha visto l'intervento della Marina Militare con Nave San Giusto a supporto della popolazione locale. Sua Eccellenza ha inoltre voluto sottolineare quanto sia importante la presenza costante di assetti italiani nell'area, auspicando ulteriori future soste nel porto della capitale, fin dalle crociate uno dei punti di collegamento più importanti tra Oriente e Occidente.
A latere della visita, è stato condotto un evento addestrativo con la nave libanese Trablous nelle acque prospicenti il porto della capitale, che ha dato la possibilità ai giovani ufficiali di vascello di bordo di addestrarsi in manovre cinematiche ravvicinate, e aggiunto un ulteriore tassello al processo di accrescimento dell'interoperabilità tra le due Marine.
Al termine, Nave Marceglia, al comando del capitano di fregata Francesco Ruggiero, ha ripreso la navigazione verso Ovest per continuare l'attività di presenza e sorveglianza nel Mar Mediterraneo per contribuire alla sicurezza marittima e alla difesa degli interessi nazionali.