Nei giorni scorsi il Contingente Italiano in Libano guidato dal generale di brigata Massimiliano Stecca, comandante del Settore Ovest di UNIFIL, ha condotto un’attività di supporto sanitario (medical care) in favore della popolazione di Ash Sh’aytiyah municipalità appartenente all’area di operazioni a guida Italiana.
L’attività svoltasi all’interno di un ambulatorio ricavato nel Centro Sociale, messo a disposizione dal direttore sig. Mohamad Ataia, ha visto operare un team medico italiano, composto completamente da personale femminile (medico, infermiere e operatore logistico sanitario), che ha visitato oltre 30 pazienti, principalmente anziani e bambini.
A premessa dell’attività sanitaria, la componente civile-militare (CIMIC) del Settore Ovest di UNIFIL ha donato: 2.000 mascherine FFP2, 3.000 mascherine FFP1, 32 tute protettive, 1.000 guanti in vinile, 1.000 guanti in nitrile e 30 litri di gel disinfettante. Il materiale, donato dalla struttura commissariale italiana, mira a sostenere ed aiutare le autorità locali nella gestione dell’attuale periodo di emergenza sanitaria connessa alla pandemia da COVID 19.
Parole di profondo ringraziamento sono state pronunciate dal direttore Ataia nei confronti del Contingente Italiano: ”… oggi più che mai siamo grati a voi Italiani per l’aiuto concreto che ci state fornendo, il materiale donato e soprattutto le visite mediche a favore dei miei concittadini ne sono la prova tangibile e non posso che ringraziarvi di vero cuore”.
Le “Medical Care” rientrano tra le attività previste dalla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, ovvero nel quadro del supporto alla popolazione locale. Nello specifico, i team medici si muovono “a domicilio” per prestare supporto sanitario di medicina generale alle municipalità sprovviste di un presidio sanitario.
La missione Italiana in Libano è attualmente a guida brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, al suo sesto mandato nella “Terra dei Cedri” con i colori delle Nazioni Unite, e ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3800 Caschi Blu di 16 dei 46 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte circa 1.000 militari italiani.
I Caschi Blu italiani operano nel Libano con imparzialità e trasparenza, a ridosso della Blue Line (linea blu), linea di demarcazione con Israele, per garantire la stabilità nell’area da oltre 15 anni, monitorando la cessazione delle ostilità, assistendo e supportando le Forze Armate Libanesi (LAF) e fornendo supporto alla popolazione locale.