Con la condotta del Main Training Event, alla presenza del comandante del Comando delle Forze Operative Terrestri e Comando Operativo Esercito (COMFOTER COE), si è conclusa l’esercitazione collettiva Balteus Travolo (BATR) e Complex Aviation Exercise (CAEX) 22-1, svolta nelle aree addestrative del Friuli Venezia-Giulia dal 23 maggio al 1° giugno 2022.
L’Esercitazione BATR-CAEX è un evento addestrativo complesso e pluriarma, pianificato, organizzato e condotto dal Comando Aviazione dell’Esercito e assegnato alla Brigata Aeromobile “Friuli” quale culmine del peculiare, continuo e progressivo addestramento delle unità dell’AVES alle operazioni aeromobili e aeromeccanizzate.
Questa edizione è stata caratterizzata da una “storica unicità” poiché è stata la prima a essere condotta dopo la recente riorganizzazione dell’Aviazione dell’Esercito che, il 25 febbraio scorso ha acquisito alle proprie dirette dipendenze la brigata aeromobile: per la prima volta tutti gli assetti dell’AVES hanno quindi operato nell’ambito di un unico vertice, il COMFOTER-COE, “per garantire la manovra terreste nella e dalla terza dimensione”. Per la “Friuli” l’evento rappresenta anche il raggiungimento della Initial Operational Capability (IOC) come grande unità da combattimento pluriarma riconfigurata in unica brigata operativa dell’AVES, costituente la combat aviation brigade delle Forze Operative Terrestri dell’Esercito Italiano.
L’esercitazione, strutturata in modo da permettere alle unità partecipanti di addestrarsi in maniera realistica e integrata, ha visto impiegati sulla base di Casarsa della Delizia circa 700 militari.
Nello specifico, sotto la guida del Comando Aviazione dell’Esercito, come blue forces hanno partecipato: il Comando della brigata aeromobile “Friuli”; il 5° reggimento AVES “Rigel”; il 7° reggimento AVES “Vega”; il 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste”; il reparto comando e supporti tattici “Friuli”; il 1° reggimento AVES “Antares”; il 4° reggimento AVES “Altair”; il 185° reggimento ricognizione e acquisizione obiettivi e il 41° reggimento IMINT “Cordenons” e il 132° reggimento artiglieria terrestre “Ariete”. Il ruolo delle forze nemiche (Opposing Forces - OPFOR) è stato invece ricoperto da una componente di fanteria del 66° reggimento aeromobile, da un plotone di cavalleria esplorante del reggimento “Lanceri di Novara” (5°) e da un plotone corazzato del 32° reggimento carri, nonché da assetti del 121° reggimento artiglieria controaerei “Ravenna” e del 17° reggimento artiglieria controaerei “Sforzesca” dotati di missili a cortissimo raggio “Stinger”.
Lo scenario operativo elaborato per la BATR-CAEX 22-1 ha comportato azioni di combattimento tra forze convenzionali paritetiche. Gli assetti esercitati hanno dimostrato il loro livello di preparazione e di integrazione, in un crescendo di difficoltà e complessità nelle numerose attività di volo e assalto aeromobile, diurne e notturne, che hanno portato infine allo svolgimento di una impegnativa attività tattica terrestre, dove sono stati eseguiti tutti i compiti propri della combat aviation brigade.
La Task Force esercitata, ha impiegato un totale di 22 aeromobili tra AH-129D, UH-90A, CH-47F e UH-205 più un Unmanned Aerial System (UAS) per svolgere attività di: inserzione di acquisitori obiettivi, infiltrazione di esploratori aeromobili e team specialistici quali gli assetti per l’intelligence e la sorveglianza del campo di battaglia (dotati di droni Raven) e il Fire Support Team; attività di SEAD (Suppression of Enemy Air Defense); infiltrazione e schieramento di mortai pesanti al gancio baricentrico - capacità recentemente acquisita su UH-90.
Nell’ambito di un’articolata operazione aeromobile è stato condotto un air assault, azione che sintetizza l’alto livello di integrazione tra unità di fanteria aeromobile ed elicotteri. Tale azione rispecchia il grandissimo vantaggio operativo in termini di rapidità, concentrazione di combat power e sorpresa che può essere fornito alla manovra terrestre. Nell’esecuzione della manovra, la brigata aeromobile è in grado di utilizzare tutte le proprie risorse per realizzare la “massa” sfruttando la rapidità e l’intensità delle azioni. In aggiunta sono state consolidate tanto le capacità di sostegno alla manovra attraverso l’attivazione di un FARP (Forward Arming and Refuelling Point), dispositivo che estende l’autonomia e il braccio operativo degli assetti ad ala rotante, quanto quelle specialistiche come il personnel recovery, che consente il recupero di personale rimasto isolato sul terreno in ambiente ostile; attività che sono state condotte simulando un ambiente contaminato da agenti chimici, contestualizzando l’addestramento in un contesto ancora più sfidante.
Concluso il Main Training Event il comandante del COMFOTER COE con il comandante dell’Aviazione dell’Esercito e il comandante della brigata Friuli davanti a tutto il personale, ha espresso “grande soddisfazione per la complessità, la precisione e l’alta professionalità dimostrate dalla Specialità Azzurra in questo evento unico, che testimonia e dimostra la capacità operativa, qualitativa e quantitativa, delle Forze Operative Terrestri dell’Esercito Italiano”.