La prora di Nave Marceglia è orientata verso il sorgitore di La Spezia, volta ormai al termine dell’intenso periodo di deployment nel Mar Mediterraneo con lo Standing NATO Maritime Group 2 (il secondo gruppo navale permanente della Nato), consistente in uno dei quattro dispositivi della Very High Readiness Joint Task Force marittima inserito nella cornice della Forza di Reazione Rapida dell’Alleanza Atlantica (NATO Response Force).
La più moderna unità del progetto FREMM (Fregata Europea Multi-Missione) ha operato in Mediterraneo centrale ed orientale dove, in questo lembo di mare, ha partecipato in prima linea alle attività di presenza e sorveglianza, garantendo, al contempo, sia la sicurezza marittima e la stabilità dell’area, sia il libero uso delle vie di comunicazione.
Nel corso del periodo in mare, le donne e gli uomini di bordo hanno interagito con gli equipaggi di assetti navali della U.S. Navy, della Armada Española, della Marine Nationale francese e della Türk Deniz Kuvvetleri (Marina Militare turca) in molteplici attività operative ed esercitative, a difficoltà crescente, volte ad aumentare sempre di più il già elevato livello di prontezza e interoperabilità tra le forze NATO.
Tra gli eventi addestrativi più significativi si annoverano i movimenti tattici delle unità navali, che simulavano l’appartenenza a forze contrapposte, nonché l’attività congiunta di Force Protection tra Nave Marceglia, il suo gommone a chiglia rigida e le due imbarcazioni veloci, CCA 4007 e CCA 4008, delle Special Forces della Marina Statunitense: simbolo della sinergia e interoperabilità degli assetti delle Marine dei diversi Paesi Alleati.
Al fine di accrescere le conoscenze in ambito professionale, nonché per evidenziare i principali aspetti tattici e operativi del VJTF(m), durante la sosta nella Baia di Souda, a Creta, è stato organizzato uno staff meeting in cui il rear admiral Sciretta, alla guida del gruppo navale, ed i comandanti delle diverse unità, insieme ai propri staff, hanno potuto confrontarsi e dettagliare le successive attività in mare.
L’equipaggio di bordo, insieme alle componenti specialistiche imbarcate, quali il team della brigata marina San Marco e la sezione Elicotteristica, hanno rappresentato uno degli assetti più pregiati, fiore all’occhiello dell’innovazione tecnologica del sistema Paese, contribuendo in maniera fattiva all’arduo compito dell’Alleanza nelle acque del Mare Nostrum.
Nave Marceglia si appresta ora al suo rientro in Patria, dove si preparerà per la successiva operazione di anti-pirateria nel Golfo di Guinea, ove opererà fino al mese di dicembre.