L’attività addestrativa, durata 4 giorni, ha visto nuovamente impegnate tutte le unità del battle group NATO che, all’interno del Novo Selo Firing Range, hanno operato in stretto coordinamento con l’obiettivo principale dell’interoperabilità sul terreno.
Per lo svolgimento dell'Iron Strike sono stati dispiegati 300 uomini e 70 mezzi tattici: gli italiani SPH (Self-Propelled Howitzer) PZH2000, AFV (Armoured Fighting Vehicle) blindo Centauro, AIFV (Armoured Infantry Fighting Vehicle) Freccia, AIFV Freccia Mortar Carrier e AIFV Freccia Spike, LMV (Light Multirole Vehicle) VTLM Lince 2, gli ITV (Improved Tow Vehicle) M901 greci, gli IFV (Infantry Fighting Vehicle) M2 Bradley americani e gli MTLB (Multi-Purpose Towing Vehicle Light Armoured) bulgari.
Inoltre, sono stati schierati sul terreno un sistema di air defence system e un tactical air controllers.
"Ci addestriamo costantemente per il raggiungimento dell’amalgama sul terreno tra militari provenienti da Paesi diversi con addestramenti e procedure tecnico-tattiche differenti" ha dichiarato il tenente colonnello De Santis, comandante del task group esercitato. "Lavoriamo in sinergia e ogni momento addestrativo ci è utile per migliorare la nostra capacità di deterrenza nel caso di possibili minacce sul fronte est dell’Europa. Noi siamo la NATO non è solo uno slogan per noi, bensì un’affermazione importante che ci ricorda, oltra al nostro scopo, i nostri valori di pace e libertà."
L’esercitazione Iron Strike conferma ulteriormente la forte coesione tra i Paesi membri della NATO in forza al Multinational Battle Group Bulgaria, nonché la capacità di reazione ad eventuali minacce perpetrate sul fianco est dell’Europa.
L'esercitazione è stata condotta in conformità con le leggi e gli standard internazionali.