Il comando, che trae origine dalla soppressione del comando forze di difesa (1°) di Vittorio Veneto e dall'elevazione a rango di corpo d'armata del preesistente comando militare esercito "Veneto" di Padova, è divenuto, in breve tempo, un punto di riferimento sia nell'ambito dell'organizzazione militare sia nel mondo civile.
Il comandante, generale di corpo d'armata Bruno Stano, ha espresso nel corso del proprio intervento parole di viva soddisfazione per il grande sforzo compiuto dal personale civile e militare di COMFODI-NORD e per l'encomiabile spirito di servizio sempre dimostrato, fattori, questi, che hanno reso possibile la realizzazione dell'"operatività" del comando fin dai suoi primi mesi di vita.
COMFODI-NORD ha la responsabilità di coordinare i concorsi operativi e non nella parte centro-settentrionale della Penisola, un'area pari a 152.000 kmq che comprende dieci Regioni amministrative e sessantadue Province.
Esercitando le funzioni di "comando tattico" su tutte le unità della forza armata dislocate in questa ampia area di giurisdizione, il comando è l'unico interlocutore diretto delle prefetture ivi insistenti, nel caso si renda necessario l'intervento dell'esercito per particolari situazioni di emergenza.
Nel corso delle eccezionali ondate di maltempo che hanno caratterizzato i primi mesi del 2014, l'alto comando di Padova è intervenuto efficacemente in ben tre delle dieci regioni amministrate: Veneto (Treviso e Belluno), Emilia Romagna (Modena) e Toscana (Pisa), fornendo un contributo decisivo in favore delle popolazioni colpite dalle alluvioni.
Il comando forze di difesa interregionale nord, sempre nel corso del 2014, ha coordinato l'intervento degli artificieri di sette dei dodici reggimenti genio dell'esercito nell'attività di bonifica del territorio da ordigni bellici inesplosi.
In particolare, va ricordato il disinnesco e la rimozione del pericoloso ordigno da 4.000 libbre (2.500 kg di tritolo circa) della II guerra mondiale, rinvenuto nella zona dell'ex aeroporto "Dal Molin" a Vicenza.
Tale complessa e delicatissima operazione di neutralizzazione, che ha comportato l'evacuazione di circa 30.000 abitanti, residenti in un raggio di 2,5 km dal luogo di ritrovamento della bomba, si è conclusa positivamente liberando la città da tale, grave minaccia.
Inoltre, la complessa esercitazione di protezione civile, denominata "Galileo", svoltasi a Padova il 20 giugno u.s., ha visto il comando protagonista, unitamente a diversi reparti dell'esercito e alle altre componenti del servizio nazionale di protezione civile, nel fornire testimonianza di pronta risposta e tempestività d'intervento, nonché di sinergica cooperazione fra la struttura militare e quella civile.
Infine, il comando forze di difesa interregionale-nord continua la propria incessante azione di coordinamento, nell'ambito dell'operazione "Strade Sicure" (ancora in atto), nei confronti dei sei raggruppamenti dell'esercito (oltre 1.400 uomini impiegati) schierati in tredici città del centro-nord Italia, che forniscono il proprio concorso alle forze di polizia nel pattugliamento delle città, nella vigilanza esterna a centri di accoglienza o a siti particolarmente sensibili tra i quali spicca, per l'importanza strategico-nazionale che esso riveste, il cantiere della TAV in Val Susa.
Fonte: Comando delle Forze Operative Terrestri