Il cardinale Bechara Boutros Rai, patriarca di Antiochia dei Maroniti, è giunto a Shama per una visita al comando della Joint Task Force Lebanon Sector West, che opera nell’ambito della missione delle Nazioni Unite in Libano.
Il cardinale Rai, accolto dal generale di divisione Giuseppe Bertoncello, comandante della JTF-L, del contingente italiano e dal cappellano militare don Marco Minin, è stato informato sulle attività di assistenza e di supporto svolte negli ultimi mesi a favore della popolazione locale, in virtù del mandato ONU.
La giornata è proseguita con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa Maria Decor Carmeli e San Giovanni XXIII Papa della base italiana. Durante l’omelia, il cardinale ha evidenziato la suggestiva occasione nella quale avviene la sua visita alla vivace comunità cristiana militare in Shama, ovvero la tradizionale Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani: “Cristo ha offerto un solo sacrificio una volta per tutte, ma lo mette continuamente a nostra disposizione: è il nostro mediatore, sempre vivo per intercedere a nostro favore e viene in mezzo a noi proprio per essere nostro intercessore, per darci tutte le grazie necessarie affinché anche la nostra vita, con lui, in lui e per lui, diventi offerta viva, gradita a Dio.
Anche voi militari italiani, in Libano per il mantenimento della pace, con il vostro sacrificio spirituale arricchite il senso della vostra missione. Vi siamo profondamente grati per la vostra opera: quali ministri della pace e della sicurezza concorrete efficacemente alla stabilità e alla prosperità di questa santa terra. Ci donate il vostro sacrificio - ha proseguito il patriarca - per il bene comune, e ciò che fate per le comunità e per le famiglie della zona è noto, e lo fate non semplicemente per adempiere un dovere, ma per l’amicizia più che decennale che vi lega ormai alla nostra popolazione”.
La missione italiana in Libano a guida brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL, in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 Paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 militari italiani.
Le attività svolte in Teatro operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal comando operativo di vertice interforze (COVI).
Il COVI è l’organo di staff del capo di stato maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.