Il 12 agosto scorso Nave Vedetta ha consolidato gli ormeggi a Sharm El Sheik a supporto dell'attività della Forza di pace Multinazionale (Multinational Force & Observes - MFO) che vede la Marina Militare da tempo protagonista, impegnata sul fronte marittimo per assicurare il rispetto degli accordi di Camp David del 1978 e del successivo Trattato di pace israelo-egiziano del 1979.
Il pattugliatore costiero, comandato dal tenente di vascello Ambra Francolini, appartiene alla classe esploratore e dipende dalla terza divisione navale; terminata una lunga sosta lavori presso la base navale di Brindisi, l'unità è partita lo scorso 24 luglio navigando nel Mediterraneo Centrale e Orientale ed attraversando il Canale di Suez, per arrivare in Sinai presso la base del decimo gruppo navale costiero (COMGRUPNAVCOST 10).
Per qualche settimana tutte e quattro le unità della classe Esploratore – Nave Vedetta, Nave Staffetta, Nave Sentinella e Nave Esploratore – saranno dislocate in Sinai insieme per la prima volta. La presenza della Marina Militare all'interno della componente marittima della MFO, con compiti di presenza e sorveglianza, è iniziata nel 1982.
Con l'arrivo di Nave Vedetta in Mar Rosso, ad oggi, sono undici le unità navali della Marina impegnate al di fuori del bacino Mediterraneo in attività nazionali e in missioni internazionali, nel Mare del Nord, negli Oceani Atlantico e Indiano, in Golfo Persico, a protezione degli interessi nazionali in tutto il Mediterraneo Allargato.
Un complesso di attività prolungate fuori dagli stretti che, assieme al quotidiano impegno nelle acque del Mediterraneo, concretizza lo schema di manovra della Forza Armata, consolidando la presenza nelle aree di interesse strategico del Paese.