Si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia del quarantennale del 165° corso " Fierezza " che ha permesso di riunire, in un simbolico gemellaggio, i giovani Allievi del 205° corso con gli ufficiali del 165°, suggellando il profondo vincolo di fratellanza che lega le diverse generazioni di ufficiali che frequentano l'Accademia Militare.
Il generale di divisione Davide Scalabrin, comandante dell'Istituto, ha dato il benvenuto ai radunisti e ai loro familiari ricordando come i tanti mutamenti che hanno interessato l'Accademia negli ultimi 40 anni, non abbiano modificato la centralità della formazione etico-morale del futuro ufficiale.
Nel corso della cerimonia il capocorso, generale di brigata Salvatore Carta, ha indirizzato significative parole di incitamento agli ufficiali allievi ed agli allievi del 204° corso “Volontà" e del 205° corso “Fierezza" presenti, ricordando loro: “il mondo e l'Esercito sono ormai diventati piccoli, ma gli anni trascorsi presso l'Accademia rappresentano un legame profondo grazie al quale ci sentiamo fratelli, più che semplici amici e colleghi, pronti a sorreggerci l'un l'altro in servizio e nella vita".
Al 165° corso “Fierezza" furono ammessi 339 allievi ufficiali, a cui si aggiunsero poi 13 frequentatori di nazionalità somala; il giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana avvenne il 13 dicembre 1984 alla presenza del presidente del consiglio dei ministri on. Bettino Craxi e al cospetto della Bandiera d'Istituto, simbolo della Patria e delle virtù militari.