La brigata alpina “Taurinense” ha concluso, presso l’area addestrativa di Monte Romano, l’esercitazione “LARAN 2023” che ha visto impiegati oltre 370 uomini e donne delle truppe alpine, allo scopo di consolidare le capacità operative necessarie per la prossima immissione nel teatro operativo libanese, nel contesto dell’operazione di peacekeeping sotto l’egida delle Nazioni Unite denominata UNIFIL “Leonte XXXV”.
La prima fase, svolta presso il centro addestramento tattico (CAT), ha immerso le unità esercitate in un ambiente operativo che ha replicato la geometria e le condizioni del teatro di operazioni libanese. Il sistema integrato per l'addestramento terrestre (SIAT) – piattaforma di simulazione di ultima generazione basata su sensori montati su personale e veicoli, emettitori laser, geolocalizzatori e un software di gestione dati – ha conferito estremo realismo all’addestramento condotto nella modalità con forze opposte.
Nella fase successiva, si sono susseguite una serie di attività a fuoco con calibri e sistemi d’arma differenti, in ambiente diurno e notturno.
Nel corso dell’esercitazione si è tenuta la visita del comandante delle truppe alpine, generale di corpo d’armata Ignazio Gamba, e del comandante della brigata alpina Taurinense, generale di brigata Enrico Fontana, che hanno potuto constatare il livello addestrativo delle unità esercitate.
L'esercitazione “LARAN 2023” ha rappresentato una tappa fondamentale nel processo di approntamento delle forze per la missione UNIFIL in Libano. La brigata alpina Taurinense si sta addestrando nella consapevolezza dell’importanza e della rilevanza della missione delle Nazioni Unite, anche alla luce dei recenti sviluppi che hanno interessato l’area mediorientale.