Gli artificieri dell’Esercito Italiano in forza all’8° reggimento genio guastatori paracadutisti “Folgore” sono intervenuti nel comune di Verona per neutralizzare un grosso residuato bellico risalente al secondo conflitto mondiale.
L’ordigno, una bomba d’aereo dal peso di circa 450 kg di fabbricazione statunitense ad alto potenziale esplosivo, è stato rinvenuto nel corso dei lavori di scavo in un cantiere edile in una zona residenziale e prontamente posto in condizioni di sicurezza da un team di specialisti dell’Esercito Italiano.
Le delicate operazioni di bonifica, coordinate dalla prefettura di Verona e dal comando forze operative nord di Padova, sono iniziate alle ore 09:00 a seguito del completamento delle procedure d’evacuazione dell’area di sgombero (755 metri dal luogo di rinvenimento) che ha visto interessati circa 3.000 cittadini residenti; durante le attività, per ragioni di sicurezza, è stata disposta la chiusura del traffico ferroviario sulla linea del Brennero, l’interdizione del traffico veicolare sulla strada provinciale del Brennero e il divieto di sorvolo sull’intera area delle operazioni.
Gli artificieri hanno prima messo in sicurezza l’ordigno privandolo degli organi sensibili (spolette) per poi rimuoverlo e trasportarlo presso un’area appositamente individuata nel comune di Sommacampagna (VR) dove è stato fatto brillare la notte del 28 dicembre per garantire la piena operatività allo scalo aeroportuale di Verona.
A garanzia della massima cornice di sicurezza, gli specialisti del Genio hanno realizzato opere di fortificazioni campali, appositamente progettate per l’esigenza, per contenere gli effetti di una esplosione accidentale in fase di neutralizzazione e ridurre, così, i disagi alla popolazione residente.