Dopo le recenti esperienze svolte in collaborazione con l'altro nosocomio di riferimento sull'intero territorio nazionale, ovvero l'istituto di ricerca e cura per le malattie infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma, è dunque l'area settentrionale della penisola ad essere questa volta interessata da questa nuova esercitazione in tema di trasporto aereo e gestione di pazienti altamente infettivi, secondo uno scenario che ha visto l'allertamento del team di biocontenimento dell'aeronautica militare, mercoledì 12 novembre, per due casi di malattia altamente infettiva con richiesta di trasporto aereo "in parallelo" di entrambi i pazienti a bordo del velivolo KC-767° del 14° Stormo di Pratica di Mare.
Prima attività esercitativa anche per il KC-767A dunque impiegato sulla tratta "Pratica di Mare-Milano Malpensa", luogo quest'ultimo ove si è proceduto al trasferimento dei pazienti, dai sistemi di isolamento aereo, ai sistemi di isolamento terrestre, per il successivo invio presso la struttura dedicata del nosocomio milanese.
Giovedì si è tenuta, invece, un'attività specialistica formativa organizzata dalla direzione sanitaria dell'azienda ospedaliera polo universitario "L. Sacco" di Milano che ha visto interagire operatori sanitari civili su temi riguardanti le modalità di trasmissione di malattie altamente contagiose, le caratteristiche dei dispositivi di isolamento del paziente altamente infettivo e relative procedure di utilizzo, sull'uso dei dispositivi di protezione individuale e sulle relative procedure di vestizione, di svestizione e di decontaminazione.
Una "due giorni" intensissima, dunque intrisa di connotati e significati salienti quali, la "prima" esercitazione dell’aeronautica militare con il polo universitario "Luigi Sacco" di Milano, il "primo" aviotrasporto in "bio-contenimento assoluto" per il KC-767A ed infine, la "prima" esperienza di traporto aereo "in parallelo" di due pazienti, circostanze queste che, in sinergia, incrementano ulteriormente e sviluppano di molto la capacità specifica, eccellenza dell’aeronautica militare al servizio del cittadino.
Il generale ispettore Piervalerio Manfroni, capo del servizio sanitario dell’aeronautica militare, ha evidenziato che "questo tipo di attività è una nicchia di eccellenza dell’aeronautica militare, che è in grado di poter effettuare trasporti di questo genere con mezzi adeguati e personale qualificato e costantemente addestrato. Un altro esempio della capacità dell’aeroanutica militare di offrire un servizio altamente qualificato e specializzato al Paese".
Sempre Manfroni ha aggiunto che "l’impiego operativo del velivolo KC767 è più veloce e può coprire tratte più lunghe, contrariamente al C-130 che però ci consente di atterrare ovunque, anche su piste di fortuna. Questa capacità operativa al momento è patrimonio di poche nazioni al mondo ed in Italia è esclusiva dell’aeronautica militare".
I sistemi di trasporto che l'aeronautica militare impiega su "lunga tratta" sono costituiti da 2 barelle di tipo "A.T.I." (Aircraft Transport Isolator), ed altrettante "S.T.I" (Stretcher Transit Isolator) a cui si aggiungono altri sistemi "N-36", analoghi alle barelle A.T.I. ma certificati per l'impiego su breve tratta ed anche a bordo di elicotteri AB 212 ed AW 139; tali dispositivi sono tutti dislocati presso la base aerea di Pratica di Mare, località ove opera il "Gruppo di Protezione Medica" dell'infermeria principale dell'aeronautica militare costituito da medici specialisti e personale infermieristico specializzato, abilitati al pronto impiego a bordo di aeromobili adibiti al trasporto aereo in "bio-contenimento assoluto.
Fonte: AM Ufficio Pubblica Informazione - magg. Davide Tortora