Una seconda domanda per Putin

(di Andrea Cucco)
14/09/24

Il presidente russo Vladimir Vladimirovič Putin, rispondendo ad una domanda (sicuramente inaspettata…) da parte di un giornalista a margine dello United Cultures Forum di San Pietroburgo di ieri, ha ammonito riguardo all'uso di armi di precisione a lungo raggio di fabbricazione occidentale da parte dell'Ucraina:

“Il fatto è che – l'ho detto, e qualsiasi esperto, sia nel nostro paese che in Occidente, lo confermerà – l'esercito ucraino non è in grado di utilizzare sistemi di alta precisione e a lungo raggio all'avanguardia forniti dall'Occidente. Non possono farlo. Queste armi sono impossibili da utilizzare senza dati di intelligence dai satelliti che l'Ucraina non ha. Ciò può essere fatto solo utilizzando i satelliti dell'Unione Europea o i satelliti degli Stati Uniti, in generale, i satelliti della NATO. Questo è il primo punto.

Il secondo punto, forse il più importante, il punto chiave, è che solo il personale militare della NATO può assegnare missioni di volo a questi sistemi missilistici. I militari ucraini non possono farlo.

Pertanto, non si tratta di permettere o meno al regime ucraino di colpire la Russia con queste armi. Si tratta di decidere se i paesi della NATO saranno direttamente coinvolti nel conflitto militare o meno.

Se questa decisione verrà presa, significherà niente di meno che un coinvolgimento diretto: significherà che i paesi della NATO, gli Stati Uniti e i paesi europei saranno parti della guerra in Ucraina. Ciò significherà il loro coinvolgimento diretto nel conflitto e cambierà chiaramente l'essenza stessa, la natura stessa del conflitto in modo drammatico.

Ciò significherà che i paesi della NATO, gli Stati Uniti e i paesi europei, saranno in guerra con la Russia. E se questo è il caso, allora, tenendo presente il cambiamento nell'essenza del conflitto, prenderemo decisioni appropriate in risposta alle minacce che ci saranno poste.”

La seconda domanda (che non è stata posta)

Nel 2014 la Russia ha annesso la Crimea e, nel 2022, dopo “Operazione Speciale” (e referendum considerati illegali e non validi dalla maggior parte dei paesi e dalle Nazioni Unite) ha proclamato l'annessione di altre quattro regioni ucraine: Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia.

Se tali aree fanno già parte della Federazione Russa e sonoda anni soggette ad attacchi con armi di precisione a lungo raggio di fabbricazione occidentale, se i targeting a tutti i livelli tattici e strategici avvengono quasi sicuramente dall’inizio del conflitto con l’aiuto militare Occidentale, perché la Russia non dichiara guerra alla NATO?

Forse perché finalmente pronta a trattare per territori che neanche il suo presidente riconosce “dialetticamente” come territorio nazionale?

Foto: Cremlino