Il generale Errico, nel suo intervento ha sottolineato che "questo docu-film è la dimostrazione di quanto la Difesa e l'Esercito Italiano siano una risorsa per il Paese, all'estero e in madrepatria, favorendo la diffusione della coscienza e la consapevolezza presso l'opinione pubblica di quello che facciamo quotidianamente". "Quest'opera – ha aggiunto il capo di Stato Maggiore dell'Esercito - onora la memoria di quanti hanno sacrificato la vita o portano i segni del loro impegno sul proprio corpo".
Il dott. Zappia, amministratore delegato di SKY, durante la presentazione del documentario ha affermato "riteniamo che una tv come la nostra abbia anche dei doveri, e cerchiamo di eseguirli facendo delle scelte: quella di andare a raccontare l'Esercito, e in un paese che fortunatamente vive in pace da molto tempo, non è facile. Siamo orgogliosi di poter avere l'opportunità di raccontare un pezzo d' Italia così importante che rappresenta così bene i valori di uomini e donne italiani."
"Lungo la Blue Line" è un viaggio all'interno del contingente Italiano impegnato nella missione UNIFIL sul confine tra Libano e Israele realizzato, con il supporto dell'Esercito Italiano, da Good Day Films con la regia di Andrea Bettinetti.
In prima TV lunedì 27 aprile alle 21 su Sky Cinema Cult HD, il docu-film è il racconto del lavoro quotidiano dei militari dell'Esercito Italiano impegnati in Libano. Questa collaborazione consente di approfondire la conoscenza delle attività condotte all'estero dall'Esercito, che quotidianamente contribuisce alla sicurezza del Paese con il personale impegnato sul territorio nazionale nell'operazione "Strade Sicure".
Storie 'speciali' di sacrificio e passione, come ad esempio quella del capitano Anna Chiara Rametta, sposata con un ufficiale rimasto gravemente ferito in missione a Herat, la storia del sergente Emanuele Volpe del team cinofilo anti – esplosivo, che racconta del suo rapporto con il cane e di quanto questo sia importante per affrontare il particolare scenario operativo. E ancora, la storia e il rapporto quotidiano tra il primo maresciallo Marco Forte e il caporal maggiore scelto Michela Forte, rispettivamente padre e figlia, che si sono ritrovati quasi per caso nella stessa base.
Fonte: Stato Maggiore Esercito