In particolare, i Comandi logistici nord (Padova) e sud (Napoli) dell’Esercito hanno gestito l’imbarco e lo sbarco di mezzi dell’8° Reggimento Trasporti “Casilina” di Roma sulla nave San Marco (Landing Platform Dock, LPD) della classe San Giorgio, verificando le procedure per il caricamento e per il rifornimento di materiali, simulando un soccorso umanitario in previsione di possibili impieghi operativi, di proiezione al di fuori del territorio nazionale o in Patria, in aree di crisi complesse.
Tra i mezzi dell’Esercito Italiano sono stati imbarcati: l'autocisterna Stralis, veicolo di nuova introduzione, capace di costituire deposito campale di carburante da 42.000 litri; il veicolo Astra HD-7, che permette di abbinare tre differenti tipologie di semirimorchi grazie alla sua versatilità; l'APS-95, che costituisce l’asse portante dell'intermodalità militare, in quanto in grado di caricare e scaricare autonomamente container, shelter e tank senza dispositivi di sollevamento.
Il Comando logistico dell’Esercito ha il compito di individuare, reperire ed assegnare le risorse necessarie per il sostegno logistico delle unità dell’Esercito avvalendosi, oltre ai 5 dipartimenti (Trasporti e materiali, Commissariato, Sanità, Veterinaria e Tecnico), di due comandi periferici a Padova e Napoli e del Nucleo Ispettivo Centrale. Esso, inoltre, emana direttive logistiche, pianifica e conduce attività di rifornimento in patria e all’estero.
Fonte: Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito - Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione – Sz. PI