“Il PAK FA, caccia di quinta generazione, sarà armato fino ai denti con le migliori armi che la Russia potrà offrirgli. Sarà il caccia più letale del pianeta e sarà equipaggiato con il miglior missile a corto raggio della storia”.
I russi continuano a promuovere il Sukhoi T-50 che dovrebbe raggiungere la Capacità Operativa Iniziale entro i primi mesi del prossimo anno.
Il Vympel R-73 (nome in codice nato: AA-11 Archer) è un missile aria-aria a ricerca di calore a guida infrarossa di terza generazione con una gittata massima di 19 miglia, circa 30 km. L’impiego minimo è ffissato a 300 metri. E 'stato progettato per ingaggiare praticamente qualsiasi tipo di piattaforma: caccia, droni e missili da crociera.
“Ciò che rende l’R-73 letale è il suo sistema di targeting e di manovra. Grazie al suo sistema infrarosso passivo può inquadrare il bersaglio ancor prima di essere lanciato. E' in grado di colpire obiettivi a grandi angoli di puntamento (fino a 40° fuori la linea centrale del missile) ed è immune a ogni tipo di contromisura occidentale”.
Progettato per sostituire l’R-60 (AA-8 'Aphid'), l’Archer ha dimostrato la sua capacità "off-boresight" nei duelli simulati tra l’USAF ed i MiG 29 tedeschi equipaggiati con gli R-73.
"Una precisione a dir poco eccezionalmente, garantita dalla spinta direzionale, che esclude possibili errori nella traiettoria di avvicinamento finale. Il motore a controllo trasversale è ancora senza eguali nel mondo".
Non sorprende, quindi, che l’ultima versione dell’R-73, la E, equipaggerà i PAK FA russi. La Duks, azienda che fabbrica l’R-73, sta attualmente lavorando per incrementare del 25-30 per cento le già eccezionali capacità del missile.
Secondo i russi (qui è palese il riferimento alla nuova dottrina americana che per il 20° secolo ritiene “fuori moda” i combattimenti ravvicinati, ipotizzando esclusivamente duelli oltre il raggio visivo), nella guerra del futuro il dogfight sarà ancora protagonista, ecco perché il T-50 avrà ogni tipo di arma necessaria per imporre il proprio dominio in ogni teatro operativo ed a qualsiasi distanza.
Il Sukhoi T-50, del programma Pak-Fa, si è alzato in volo per la prima volta il 29 gennaio del 2010 (privo, però, di parte dell’avionica come il radar ed i sistemi di gestione degli armamenti). Secondo le stime russe i Pak-Fa saranno costruiti in un numero compreso tra 800 e 1000 esemplari, esportazioni comprese (solo i russi sperano di metterne in linea almeno 450). Per il T-50, si prevede un ciclo operativo di quarant'anni, con un costo stimato di 100 milioni di dollari a caccia.
Il T-50 rappresenta la prima esperienza per i russi con i materiali radar assorbenti (Ram), rispetto a quella trentennale maturata dagli americani con l’F-117. Cinque ad oggi i prototipi completati per più di 400 ore di volo. Tutti i caccia sono stati dotati di radar AESA e controllo vettoriale tridimensionale della spinta.
Se lo sviluppo dovesse procedere senza particolari problemi, il caccia entrerà in servizio già dal prossimo anno divenendo il primo velivolo di quinta generazione realizzato da Mosca. La Capacità Operativa Iniziale potrebbe essere dichiarata entro i primi mesi del prossimo anno con produzione di massa che partirà entro giugno 2016.