Lockheed Martin sta sviluppando il successore del leggendario aereo spia U-2 delle forze armate Usa. Secondo Flightglobal, la divisione dei programmi sperimentali della società americana, nota come "Skunk Works", sarebbe già nella fase progettuale.
Conoscendo il gergo del settore, ciò significa che qualche dimostratore potrebbe anche già essere in volo (“mamma, mamma ho visto un UFO”). E le parole del responsabile dello sviluppo strategico della Lockheed, Scott Winstead, non fanno altro che confermare le nostre supposizioni.
“Pensate all’U-2. Adesso immaginatelo come un velivolo a bassissima osservabilità, molto più grande, molto più potente. Stiamo progettando una vera e propria piattaforma next-gen ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance)”.
Entrato in servizio nel 1950, l’U-2 sarà ritirato dal servizio nel 2019 (è facile quindi ipotizzare con una certa ragionevolezza che qualcosa vola nel cielo, a poco più di tre anni dall’entrata in servizio della nuova piattaforma). Di fatto, è uno degli aerei più longevi della storia dell’aviazione.
L’U-2, aereo di sorveglianza con equipaggio ad alta quota, può volare per dodici ore a 70 mila piedi, il doppio della quota di un aereo commerciale. La piattaforma trasporta a 13 miglia sopra la superficie della terra, due tonnellate e mezzo di sensori, i più avanzati del mondo. Raggiungere tali altitudini elevate contribuisce a renderla una piattaforma di ricognizione estremamente efficace.
È stato progettato in segreto dalla Skunk Works della Lockheed Martin durante la Guerra Fredda per localizzare le minacce missilistiche in Russia. Il design del velivolo è stato così straordinario che è rimasto una piattaforma militare di valore inestimabile per sei decenni.
L'U-2 – concludono dall’azienda - è sempre in servizio, ad ogni ora del giorno e della notte.
I distaccamenti U-2 sono praticamente in tutto il mondo.
(nella foto un U-2 Dragon Lady - Lockheed Martin)