L’ordigno è una bomba d’aereo del peso di 500 libbre di fabbricazione inglese, risalente al Secondo Conflitto Mondiale, in pessime condizioni di conservazione ed armata con due spolette (una di testa e l’altra di coda).
Le operazioni prevedono tre distinte e successive fasi di intervento: la pulizia dell’ordigno sul luogo del ritrovamento (sabato 15) disinnesco, trasporto in sicurezza presso un luogo idoneo al brillamento ed infine il brillamento dell’ordigno (domenica 16 marzo, con inizio alle ore 10:00 e termine alle ore 14:00 circa). Per la salvaguardia dell’incolumità pubblica è stata individuata una zona entro il raggio di 300 metri dal luogo del ritrovamento, all’interno della quale sarà disposto, per la giornata di domenica, lo sgombero degli edifici e delle strade, con evacuazione della popolazione residente.
Le operazioni saranno coordinate dalla prefettura di Pesaro/Urbino che ha tenuto, lo scorso 20 gennaio, una riunione di coordinamento con tutti i soggetti coinvolti nell’intervento. L’area sarà adeguatamente transennata e interdetta al traffico veicolare e pedonale anche se non è programmata l’interruzione di alcun servizio pubblico essenziale (energia elettrica, gas, acqua o linee telefoniche). Il disinnesco e il brillamento saranno effettuati da personale specializzato del reggimento genio ferrovieri, unità dell’Esercito di stanza a Castel Maggiore (BO).
Le operazioni saranno coordinate dal tenente colonnello Luigi Ferrieri, capo ufficio operazioni dell’unità; i lavori di disinnesco e brillamento vedranno impiegato un nucleo di specialisti guidato dal 1° maresciallo Gianluca Rinaldi. Per le capacità tecniche del personale e dei mezzi in dotazione, l’Esercito fornisce quotidianamente il proprio contributo per interventi di pubblica utilità e per la tutela dell’ambiente.
In particolare i reparti Genio, grazie alle esperienze maturate nei teatri operativi ed alla elevata connotazione “dual-use”, operano a favore della comunità nazionale sia in caso di pubbliche calamità, come recentemente avvenuto in occasione dell’emergenza maltempo in Lazio, Emilia, Veneto e Sardegna, sia con la bonifica di residuati bellici ancora ampiamente presenti sul territorio nazionale. Nel 2013, i nuclei di specialisti EOD (Explosive Ordnance Disposal) dei reparti genio dell’Esercito hanno eseguito 2.141 interventi specialistici per la bonifica di 8.947 ordigni esplosivi.Negli ultimi 10 anni gli interventi sono stati oltre 30.000. L’Esercito è l’unica Forza Armata preposta alla formazione degli artificieri di tutte le forze di Polizia, Forze Armate e Corpi dello Stato.
Fonte: Comando Militare Esercito 'Marche'