Iran, Qassem Soleimani sarebbe in fin di vita: per l'opposizione del Paese avrebbe riportato gravi ferite al cervello

(di Franco Iacch)
30/11/15

Qassem Soleimani, comandante della Forza Quds, sarebbe in fin di vita. Nonostante il regime di Teheran continui a ribadire il contrario, “l’uomo dell’anno” iraniano sarebbe tra la vita e la morte.

Il quindici novembre scorso, i ribelli affermarono di aver lanciato un missile TOW contro il mezzo su cui viaggiava il comandante delle forze iraniane in Iraq ed in Siria. Nella stessa auto, i ribelli affermarono di aver eliminato anche tre comandanti iraniani: Masoud Askari, Mahmud Dahakan ed Ahmed Rajai. La notizia fu subito smentita dagli iraniani che pubblicarono anche una foto di Soleimani (si scoprirà essere vecchia di quattro mesi).

Che Soleimani sia stato colpito ad Aleppo è ormai confermato. La nuova linea ufficiale di Teheran è che si “sta riprendendo da alcune lesioni non gravi". Non la pensano cosi i Mojahedin del Popolo Iraniano, l’opposizione politica del paese, che in un altro comunicato ufficiale parlano di condizioni disperate.

"Soleimani ha subito gravi ferite. Alcune schegge gli si sono conficcate in testa, durante alcuni scontri avvenuti ad Aleppo due settimane fa. A causa della gravità delle sue ferite è stato immediatamente trasportato con un elicottero a Damasco e poi a Teheran. E' ricoverato in un ospedale del Corpo delle Guardie della rivoluzione. Ad oggi ha subito almeno due interventi chirurgici. Il controspionaggio iraniano ha imposto un blackout totale per evitare eventuali fughe di notizie sulle condizioni di Soleimani".

Il rapporto del MEK sostiene che Soleimani, insieme a combattenti di Hezbollah, era in un veicolo che ha preso un colpo diretto dal Free Syrian Army, le forze sostenute dagli Stati Uniti. Nell’ultima riunione dei comandanti dell’esercito con l'Ayatollah Khamenei, Soleimani era assente. I media ufficiali iraniani continuano ad affermare che il militare si sta riprendendo dalle “lesioni non gravi riportate e che la sua voglia di martirio dovrà attendere”.

Vecchia conoscenza degli USA e oggetto di sanzioni dall’Occidente, Soleimani è il comandante della Forza Quds che gestisce una rete di forze delegate in tutto il Medio Oriente, tra cui Siria, Iraq, Yemen e Libano. La Forza Quds o Brigata Gerusalemme, ala per le operazioni speciali del Corpo delle Guardie rivoluzionarie dell'Iran, è ritenuta responsabile della morte di centinaia di soldati americani in Iraq. Secondo il Pentagono, la Forza Quds supporterebbe gruppi terroristici in Libano, Yemen e Iraq. Se morisse, l’Iran espanderebbe il suo coinvolgimento militare in Siria.