Era il 2011 quando, sull'onda dei "massacri" compiuti da Gheddafi, Francia e Gran Bretagna intervenivano militarmente contro il nostro "alleato" libico. Il raìs non è mai piaciuto a nessuno in Italia, eravamo tuttavia soci in molti ambiti, da quello economico a quello del controllo dell'immigrazione.
Abbiamo assistito prima inermi e poi complici.
Quel che ci ha colpito in quei mesi era l'incoerenza tra le informazioni che giungevano ai/dai media - da una celebre emittente del Qatar in particolare - e ciò che fonti (in loco!) ci riportavano telefonicamente.
È andata come tutti sappiamo: non è ancora finita.
Dopo quell'esperienza abbiamo deciso di fare tabula rasa, niente più giudizi preconfezionati da fonti "autorevoli".
In prima linea nel Donbass e poi in tutti i teatri che abbiamo raccontato, siamo andati a vedere di persona. Rischiando grosso, ma facendo giornalismo in presa diretta (vedi tutti i reportage).
Con riguardo alla Siria, abbiamo iniziato ad ascoltare e raccogliere esperienze di connazionali che in Siria ci avevano vissuto. Il quadro è apparso subito diverso...
Ora che vediamo con i nostri occhi il Paese, crediamo che le testimonianze fossero (sostanzialmente) corrette e che qualcosa non torni nella nostra informazione libera, democratica ed indipendente...
Buon ascolto!
(foto: Difesa Online - Maloula)