Libano: i caschi blu italiani insegnanti e istruttori

09/04/14

Nei giorni scorsi, i caschi blu italiani hanno organizzato, presso la base “Millevoi” di Shama sede della Joint Task Force Lebanon su base brigata “Granatieri di Sardegna, una serie di attività ed incontri a favore della popolazione del Libano del Sud.

In particolare, il Gruppo Supporto Aderenza (CSS BN - Combat Service Support Battalion) su base 1° reggimento trasporti, al comando del colonnello Mario Stefano Riva, ha organizzato la cerimonia di chiusura del corso di lingua italiana condotto, nei mesi scorsi, a favore di 18 piccoli alunni della scuola pubblica di Yarin.

All’evento hanno presenziato le autoritá civili della municipalità, il direttore e gli educatori della scuola.

Nel corso della cerimonia il comandante del contingente Italiano – generale di brigata Maurizio Riccò, nel ringraziare gli intervenuti ha affermato che “conoscere le lingue non è importante per le lingue in sé ma per l’integrazione delle genti e la loro conoscenza non fa altro che agevolare gli uni e gli altri nella reciproca comprensione”.

L’evento si é concluso con la consegna degli attestati di partecipazione ai piccoli frequentatori del corso e la donazione di una copia dell’opera “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint - Exupéry, quale simbolo di una visione cosmopolita del vero senso dell’amore fraterno e dell’amicizia, spirito che anima il costante impegno profuso dai caschi blu Italiani a sostegno della popolazione locale.

Inoltre, sempre presso la base “Millevoi” di Shama ed in concomitanza con altre sedi UN, si è svolto il “Mine Awareness Day” - giornata internazionale di UNIFIL sulla sensibilizzazione della popolazione locale sul tema delle mine, sotto l’egida di UNMAST (United Nations Mine Action Support Team) e con la partecipazione degli sminatori cinesi e del loro comandante – colonnello Tang Bing.

In particolare, il battaglione di supporto alle attività operative (CS BN – Combat Support Battalion), guidato dal tenente colonnello Maurizio Todaro, ha organizzato una mostra statica e una serie di aree ludico-educative sulla pericolosità delle mine e degli UXO (Unexploded Ordnance), destinate a circa 80 bambini provenienti da diverse scuole dell’area di responsabilità italiana.

I “piccoli” ospiti hanno anche assistito ad attività simulate con il cane antiesplosivo (EDD – Explosive Detection Dog) e con il “robottino” utilizzato dagli artificieri per la manipolazione e disarticolazione degli ordigni esplosivi improvvisati (IED – Improvised Explosive Device).

Fonte: Contingente Italiano in Libano