L’incidente è avvenuto durante la marcia di esercitazione lungo la normale dello Spiz Vedana, a 900 metri di quota, nella fase di discesa. L'allarme è scattato attorno alle 11.40 e il 118 ha inviato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, mentre una squadra del Soccorso alpino di Belluno si preparava a intervenire in supporto alle operazioni. Per William Tracanna, subito raggiunto da tre compagni, non c’è stato nulla da fare. Una volta ricomposta e imbarellata, la salma è stata recuperata con un verricello dall’eliambulanza.
Originario di Turrivalignani, in provincia di Pescara, Tracanna si era arruolato nel 2006 e prestava servizio al Settimo da sei anni. Con gli alpini, aveva partecipato a due missioni in Afghanistan e all’operazione "Strade Sicure", in Italia.Lo ricordano come un ragazzo forte e generoso, i suoi compagni, ancora scossi dalla tragedia. Un ragazzo che credeva nel proprio lavoro e nei valori delle truppe alpine, come sottolinea il colonnello Stefano Mega, comandante del reggimento, che ha subito raggiunto la sua famiglia a Pescara.
Insieme a una nutrita rappresentanza del Settimo, il comandante prenderà parte alle esequie, che si svolgeranno domani mattina alle 9.30 nel paese di origine del giovane alpino.
Ai familiari e al capo di stato maggiore dell’Esercito, ha espresso il proprio cordoglio il capo di stato maggiore della difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli. “La perdita di un membro della nostra famiglia, avvenga in missione all’estero o in addestramento in Patria – ha detto, a nome delle forze armate - è un momento di grande tristezza, che ci deve far apprezzare ancora di più il significato della scelta di chi veste l’uniforme”.
Profondo il cordoglio del ministro alla difesa Roberta Pinotti. “Addolorata per questa giovane vita così prematuramente spezzata, giunga ai familiari di Williams e all'Esercito italiano, a nome della Difesa e mio personale, la solidarietà, la vicinanza e il partecipato dolore di chi serve quotidianamente il Paese. Da ministro e madre, so che la perdita di un proprio caro rappresenta una sofferenza per la quale non esistono parole capaci di dare conforto”.
Elisa Di Benedetto