20/06/2014 - “E' stata un'azione eroica. Il rapimento dei tre israeliani rappresenta una pietra miliare nella storia del popolo palestinese”. Muhammad Nazal, storica figura politica di Hamas, ha lodato pubblicamente il rapimento dei tre giovani studenti israeliani avvenuto la scorsa settimana.

Queste frasi non devono stupire poiché i leader di Hamas non sono nuovi a queste esternazioni. Ogni rapimento, attentato o uccisione di israeliani è lodato pubblicamente.

Lo scorso anno, il primo ministro di Hamas Ismail Haniyeh ha incoraggiato il rapimento degli israeliani da utilizzare come merce di scambio. Affermazioni che hanno chiaramente posto l’accento sul fine interno di Hamas. Nel 2007, Hamas Khaled Mashaal, capo dell’ufficio politico di Hamas durante un comizio disse: "Hamas è determinata a liberare tutti i prigionieri palestinesi tenuti nelle carceri israeliane, rapendo altri soldati o utilizzando altri metodi".

Mahmoud Zahar, membro anziano di Hamas, nel corso di una cerimonia in ricordo dello scambio tra il soldato israeliano Gilad Shalit e 1027 prigionieri palestinesi, ha sottolineato che i soldati del nemico rappresentano un bersaglio in qualsiasi momento, aggiungendo che possono essere uccisi, feriti o tenuti prigionieri dai militanti.

Odiare i civili israeliani è un compito che sta molto a cuore ad Hamas. L'indottrinamento inizia presto: un bambino di Gaza impara a disprezzare Israele al suo primo giorno di scuola. Il sistema di istruzione di Hamas insegna agli studenti che gli ebrei non hanno un collegamento con la terra d'Israele e che provengono dall'Europa. I loro libri di testo non fanno alcuna menzione di ebrei dai paesi arabi. Non vi è alcun riconoscimento del popolo ebraico come nazione. Gli ebrei sono descritti come criminali e ladri.

Hamas diffonde questa propaganda nelle scuole con opuscoli e programmi televisivi. Proprio i canali di propaganda di Hamas sono continuamente monitorati dai servizi segreti israeliani e da quelli americani. Sono un classico esempio di indottrinamento, che non ha nulla da invidiare alla Hitler-Jugend nazista. Anzi, per certi versi, l' istruzione di Hamas è ben più spietata.

Dallo scorso anno, Hamas insegna ai bambini l'ebraico, che essi definiscono come "la lingua del nemico". Secondo il capo del ministro della pubblica istruzione di Gaza, Mahmoud Matar, Israele è il nemico e l'insegnamento della lingua del nemico è fondamentale per la comprenderlo (e sconfiggerlo). Per mantenere i giovani di Gaza indottrinati durante le vacanze, Hamas organizza anche dei campi estivi. Hamas, in collaborazione con altre organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza, utilizza le vacanze estive come un modo per promuovere la Jihad, la "liberazione della Palestina" e la "Morte in onore di Allah."

Alcuni anni fa, il braccio armato dei Comitati di Resistenza Popolare, la brigata Al-Nasser Sahal al-Din, ha aperto una propria accademia terrorista. Quasi un anno fa, il primo "studente" diplomato. Il curriculum comprende la formazione fisica, corsi di difesa, strategia militare e l'uso di missili anti-carro.

Intanto lo stato maggiore dell’esercito israeliano aggiorna sulla missione “Brother’s Keeper”. Salgono a 280 i presunti palestinesi collegati al rapimento dei tre adolescenti israeliani. 200 di loro sono stati identificati e riconosciuti come operativi di Hamas. Cinquantacinque di loro sono stati liberati in cambio della liberazione di Gilad Shalit.

Le forze Israeliane stanno conducendo da venerdì scorso una vastissima operazione di ricerca e salvataggio in Giudea e Samaria. Perquisite circa 900 sedi e ed alcune strutture gestite dalla Dawa, braccio non militarizzato(?) di Hamas utilizzato per reclutare operai, diffondere informazioni e raccogliere fondi.

Le forze messe in campo nella missione di salvataggio “Brother’s Keeper” sono impressionanti. Elicotteri da trasporto e da assalto sono stati schierati lungo la Cisgiordania, militarizzata in pochissime ore. Il nuovo governo palestinese, che controlla il 38 per cento della Cisgiordania, ha respinto le accuse, affermando che i ragazzi sono scomparsi in un territorio controllato dagli israeliani. Al di là delle sbruffonerie di Hamas che continua la sua guerra psicologica sui social network (leggi articolo), in Medio Oriente si teme la capacità di Israele.

E’ lo stesso IDF a fornire dettagli al riguardo. Abbiamo cosi tanti droni in volo e reparti schierati – dicono dall’esercito – che ci basta identificare un target per inviare un commando armato ed autosufficiente. Ancora più esplicito il capo di stato maggiore, il generale Benny Gantz, che ha comunque tranquillizzato gli alleati, preoccupati per una risposta armata troppo pesante e che potrebbe innescare un conflitto su larga scala in Medio Oriente. Stiamo operando ovunque sia necessario – ha detto Gantz - i nostri sforzi continuano a crescere, ma agiremo con responsabilità, equilibrio e determinazione.

I tre adolescenti, Eyal Yifrah di 19 anni ed i sedicenni Gilad Shaar e Naftali Frenkel, sono stati visti l'ultima volta giovedì sera, nel Gush Etzion, vicino a Betlemme, a nord di Hebron, prima di essere rapiti dai terroristi. Sono studenti di una scuola religiosa in un insediamento ebraico in Cisgiordania. E’ la prima volta che nella stessa azione vengono rapiti tre civili. Da qualche ora, sul blog gestito dallo stato maggiore dell’esercito israeliano è comparso un timer: conta giorni, ore e secondi dal sequestro. La speranza è che a breve possa spuntare sulla rete un video dei tre con le richieste dei terroristi. Al momento importa solo saperli in vita. Al momento questo frena la “rabbia” di Israele.

L’Organizzazione della Nazioni Unite ha inizialmente condannato i rapimenti ed il segretario generale Ban Ki-moon ha espresso solidarietà alle famiglie dei ragazzi. Tuttavia, il portavoce di Ban Farhan Haq ha poi sostenuto che l'Onu non può confermare la responsabilità dei rapimenti. Gli Israeliani hanno condannato tali dichiarazioni postando su youtube un video in cui l’ONU viene definita come “ipocrita e fuori dal mondo”.

L’ambasciatore israeliano Ron Prosor, in un discorso alle Nazioni Unite ha condannato Hamas, esprimendo sdegno per la comunità internazionale che non ha ancora capito il pericolo del nuovo ruolo assunto da Hamas nel governo di unità nazionale palestinese. Dove siete – ha chiesto Prosor alla comunità internazionale – siete fuori dal mondo.

Il rapimento è avvenuto appena 10 giorni dopo che Fatah ed Hamas hanno formato un governo di unità nazionale. Quanti hanno benedetto questa unione, dovrebbero guardare negli occhi dei genitori straziati ed avere il coraggio di assumersi la propria responsabilità.

Franco Iacch

(Foto: IDF)