09/02/2015 - Droni spia, Uav Hunter killer e duemila soldati appartenenti a tutti i reparti speciali inglesi. Questa la decisione assunta dal Governo inglese nella guerra contro l’Isis ed in supporto all’imminente invasione di terra pianificata dalla Giordania che, da pochi giorni, continua a martellare i fondamentalisti con devastanti raid aerei.
Una decisione, quella assunta da Londra, per proteggere l’alleato storico che, dopo la barbara uccisione del pilota Muath al-Kaseasbeh, ha deciso di eliminare dalla faccia del pianeta ogni appartenente dell’Isis.
I duemila soldati inglesi avranno compiti di formazione anche se, verosimilmente, andranno a rinfoltire le fila dei Sas già presenti in Iraq e che stanno seminando il panico tra gli estremisti utilizzando la stessa loro moneta: seminando il terrore.
Durante la decisione letta in Parlamento, il componente del comitato militare, il colonnello Bob Stewart, ha affermato che l’unico modo per trattare con questi mostri, è inviare i nostri migliori soldati. Ed i nostri – ha aggiunto Stewart a margine della relazione in Parlamento – sanno perfettamente come combattere i mostri.
Lo sforzo inglese prevede anche l’invio di disturbatori elettronici entro il prossimo mese di aprile per consentire alla Giordania di estendere gli attacchi in Iraq.
Intanto, anche gli Usa stanno valutando l’invio di una forza di Marine supportata esclusivamente da Berretti Verdi. Questa forza, si andrebbe ad unire alle numerose squadre Tier-1 attive in Iraq in missioni ombra e controterrorismo asimmetrico. L’obiettivo della futura invasione di primavera è riprendere Mosul, in mano per troppo tempo ai fondamentalisti dell’Isis.
Reparti Speciali ufficialmente schierati contro l'Isis
Tutti i reparti rientrano nella Task Force Black anche se ogni corpo agisce in modo del tutto autonomo e con regole di ingaggio asimmetriche e non convenzionali. Dopo il “terrore” portato dai Sas e dai Tier-1 americani (eliminazione notturna di bersagli, imboscate), tutti i reparti speciali schierati hanno adottato la tecnica dei “lupi travestiti da pecore”.
USA: Navy Seal/Delta Force/Tier-1
La missione prioritaria dei reparti speciali americani è quella di scardinare la struttura di comando Isis. I gruppi agiscono in missioni di contro guerriglia, imboscate, eliminazione bersagli di alto profilo, caccia all'uomo. Fallite alcune missioni per liberare ostaggi. Potrebbe essere imminente l’arrivo di una forza dei Marine supportata da Berretti Verdi e Delta.
Gran Bretagna: SAS
Diverse squadre di SAS sono state schierate da mesi in Iraq. Scopo prioritario è quello di seminare il panico tra i terroristi, agendo esclusivamente di notte da una base segreta nel deserto definita inespugnabile, l'Area-51 irachena. Agisce in modo autonomo il gruppo dei “Sessanta” con lo scopo di portare a Londra la testa di John il Jihadista. Altri duemila uomini appartenenti a tutti i rami delle forze speciali inglesi giungeranno a breve in Iraq. Forza di protezione aerea Uav incrementata. Tutte le missioni Hunter Killer sono state autorizzate
Francia: Legione Straniera
La Legione Straniera è scesa in campo per difendere Parigi. Il contesto iracheno è il perfetto habitat dei legionari del deserto che hanno ricevuto l'ordine di vendicare “La Strage di Parigi”. Secondo fonti non confermate, il primo contatto tra i legionari ed i militanti dell’Isis sarebbe già avvenuto con perdite devastanti per i terroristi.
Canada: Joint Task Force 2 / 427° Special Operations Aviation Squadron
I commando del Joint Task Force 2 e del 427° Special Operations Aviation Squadron sono stati schierati a sostegno delle forze speciali della coalizione. Tre scontri a fuoco contro i jihadisti in due settimane. Numerosi bersagli abbattuti, nessuna perdita.
Australia: Special Air Service Regiment
Due squadroni della SARS (200 uomini) sono stati schierati in Iraq lo scorso novembre, ufficialmente con il compito di fornire assistenza alle milizie locali. Non si hanno notizie di scontri a fuoco. I SARS sono il terrore dei fondamentalisti per la loro conoscenza del terreno e per le numerose esperienze sul campo. Operano in Iraq fin dal 2003 in operazioni di contro-insurrezione ed in missioni ombra.
Olanda: Korps Commandotroepen
Imminente il rischieramento di due squadre del Korps Commandotroepen, i reparti speciali dei Paesi Bassi esperti nella guerriglia non convenzionale.
Italia: Task Force 45
Attivi da circa quattro settimane, gli uomini della Task Force 45 (unità italiana che ufficialmente non esiste) sono stati schierati alle dirette dipendenze della Combined Joint Task Force nella città di Arbil, nel Kurdistan iracheno. I 50 elementi della TF45 dovrebbero fungere da “moltiplicatori” per le truppe locali ed utilizzati in missione di ricognizione.
Giordania: Royal Special Operations Forces
Addestrati da inglesi ed americani e supportati dai migliori servizi segreti della Regione dopo Israele. Scatenare la rabbia e la potenza dell’ottava potenza militare del Medioriente non è stata una buona idea.
La guerra totale minacciata dalla Giordania potrebbe sancire la fine dell’Isis, sotto ogni punto di vista. Sono 14mila gli appartenenti ai reparti speciali in un esercito formato da 110 mila uomini. Dei 1321 carri armati in possesso, almeno mille sono pronti al combattimento.
Franco Iacch
(foto: US DoD)