Si è svolta a Milano dal 20 al 22 ottobre l’esercitazione “Display Determination 2023” che ha visto il dispiegamento del dispositivo sanitario campale Role1(e) dell’unità territoriale “Primo” del corpo militare.
Per l’occasione sono stati mobilitati circa 70 uomini provenienti anche dalle altre unità territoriali e diretti dal col. Renato Paolo Mazzon, alla presenza del comandante del corpo, col. Tommaso Gargallo.
Le operazioni hanno riguardato approntamento, trasporto, dispiegamento, conduzione e rientro della struttura, nell’arco di 48 ore, nonostante condizioni metereologiche avverse.
Scopo dell’attività è stato testare le effettive capacità operative e misurare le prestazioni, passaggi preliminari necessari per procedere con la certificazione di piena capacità operativa in ambito Forza Armata secondo gli standard NATO.
La struttura, dispiegata nella sua totalità consiste di due elementi gemelli (Role 1 di proiezione) e indipendenti, interamente trasportabili in un container e che, all’occasione, possono essere unite costituendo la versione estesa (Role 1e) del dispositivo. Durante la conduzione si è proceduto ad una dimostrazione a favore degli ospiti presenti, tra cui il gen. Filippo Agosta, direttore del centro ospedaliero militare di Milano, per illustrare la dotazione disponibile e le potenzialità operative, ma, soprattutto, il dispositivo nella sua interezza, soffermandosi sulle capacità integrative e indispensabili per l’utilizzo della struttura in ogni contesto, civile e militare.
Sono state evidenziate le capacità di protezione in ambito CBRN (chimico, batteriologico, radiologico, nucleare) per le quali è sempre disponibile un nucleo che svolge azione di sorveglianza e filtro, nonché le capacità in ambito telecomunicazioni che consentono la connessione con differenti sistemi anche per la trasmissione di notizie cliniche ed eventuali teleconsulti. Inoltre, recente innovazione, è stata svolta una dimostrazione delle potenzialità della squadra droni dell’Unità che, in collaborazione con il servizio farmaceutico, ha provveduto alla consegna di materiali sanitari a squadre operanti all’esterno della struttura, oltre alle usuali funzioni di monitoraggio e rilevamento foto-video.
Hanno infine partecipato all’evento, prendendo attivamente parte alle operazioni di soccorso, professionisti esterni (biologi ed infermieri) dell’Università di Pavia, nell’ambito della collaborazione in essere tra il Primo e il Master “La gestione della crisi in sanità: la medicina nelle emergenze”, che hanno mostrato un vivo interesse per il corpo e le sue attività.
Nel corso della verifica finale sono stati individuati alcuni progetti che saranno oggetto di lavoro dell’unità per i prossimi mesi, al fine di poter procedere con un ulteriore ampliamento e, magari, il passaggio a Role 2.
Il "defibrillaDRONE" - quando la salvezza arriva dal cielo
“Ci sono lavori che rivelano qualcosa di mirabile nell’essere umano, in un contesto che sembra incline più a denigrare che a esaltare l’umanità, ci sono non solo persone, ma intere categorie davanti alle quali si rimane stupiti”: realizza nelle mani di un “ospedaliere” il sogno di Icaro e lui farà piovere dal cielo la vita attraverso un defibrillatore.
Nell’ambito dell’esercitazione Display Determination 2023 ha avuto il proprio battesimo del fuoco anche la squadra SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) dell’UT Primo che, in stretta collaborazione con la squadra istruttori BLSD, ha simulato l’invio di un DAE (Defibrillatore semiAutomatico Esterno) ad una pattuglia che, nel corso di un’attività in campagna, si è trovata a gestire un arresto cardiocircolatorio.
L’idea, nata dal continuo e costante desiderio di accrescere le competenze professionali del personale del corpo militare, veicola un messaggio importante in un momento storico in cui i droni appaiono sempre più spesso come strumenti di offesa: il loro impiego è utile anche nel “portare la vita”.
Foto: ACISMOM