Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha incontrato oggi a Roma, presso la sede del Ministero della Difesa Italiano, il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz.
Al termine dell'incontro il ministro Crosetto ha sottolineato che: "L’Italia è amica d’Israele; lo è stata quando ha subito il barbaro attentato terroristico da parte di Hamas e lo è in questo momento di difficoltà, caratterizzato da una preoccupante crisi internazionale e dalla crescente instabilità dell'area mediorientale. Oggi ho manifestato al Ministro Katz la mia amicizia, ma anche le mie preoccupazioni sull’evoluzione del conflitto a Gaza. Gli ho inoltre ribadito che la pace si fonda sul rispetto delle regole e del diritto internazionale e umanitario: regole che valgono per tutti. La guerra dev'essere lasciata agli eserciti e alle forze combattenti e non abbattersi sulla popolazione civile, soprattutto sui bambini e sulle persone più esposte e inermi. L’unica pace duratura, è quella che vede ripristinate le condizioni di legalità e rispettati i diritti fondamentali; quella ove i due popoli e i due stati possano coesistere con dignità e rispetto reciproco. In un momento di scontro militare così forte e di tensione in tutta l’area, una tregua sarebbe dunque un passo importante, nell'interesse di tutti, a tutela della popolazione. Con analoga fermezza ho anche chiarito che per arrivare alla tregua e poi alla pace, è necessario che tutti i civili israeliani tenuti in ostaggio dal 7 ottobre, siano liberati al più presto. Al contempo l'Italia si sta prodigando attivamente per una soluzione del conflitto e per alleviare le sofferenze della popolazione civile palestinese. Fin da subito abbiamo impiegato le nostre Forze Armate per soccorrere la popolazione”.
Il ministro Crosetto ha poi continuato: “Sul fronte nord, al confine con il Libano, ho espresso la grande preoccupazione dell’Italia per il possibile coinvolgimento di un paese, già duramente provato. Siamo uno dei principali contributori alla Missione UNIFIL, che opera per evitare che il confronto tra Israele ed Hezbollah divenga un conflitto, che avrebbe conseguenze disastrose per la popolazione e rischierebbe di destabilizzare l'intero Medio Oriente. Per questo ho chiesto al ministro Katz di "gestire" le provocazioni ed evitare strategie che possono condurre a una pericolosa escalation".
L’Italia è stata tra i primi Stati a portare aiuti alla popolazione civile della striscia di Gaza: prima è stata inviata Nave Vulcano come nave ospedale per prestare soccorso a malati e feriti, successivamente sono stati effettuati 3 voli umanitari per trasportare minori palestinesi bisognosi di cure negli ospedali pediatrici italiani. In tale quadro è stata approvata dal Parlamento l’operazione “Levante” che, nel prevedere l’impiego delle Forze Armate per interventi umanitari, servirà a fornire sicurezza e offrire una finestra di opportunità per la diplomazia e la pace.