John Spencer, esperto statunitense di guerra urbana, ha recentemente dichiarato a Fox News che l'esercito israeliano starebbe adottando misure senza precedenti per evitare danni ai civili palestinesi nel conflitto con Hamas a Gaza, superando quanto fatto dalla maggior parte degli eserciti.
Spencer, che ha servito per oltre 25 anni nell'esercito statunitense, presiede lo studio di guerra urbana al Modern War Institute di West Point ed è autore di numerosi testi sul tema, evidenzia che le azioni di Israele per prevenire le vittime civili sarebbero "storiche" rispetto ad altri conflitti.
Nonostante le critiche internazionali basate sui dati forniti da Hamas, che indicano oltre 28.000 morti senza distinguere tra civili e combattenti, Spencer sottolinea l'alto standard israeliano nella mitigazione dei danni ai civili. L'esercito israeliano avrebbe adottato misure uniche, come avvisare individualmente tramite chiamate e messaggi le persone di imminenti attacchi aerei e condividere mappe delle operazioni militari, azioni non precedentemente intraprese da altri eserciti, incluso quello statunitense.
Spencer ha criticato coloro che condannano Israele senza una piena comprensione dei conflitti precedenti o delle leggi della guerra, e ha menzionato il caso portato dal Sudafrica alla Corte Internazionale di Giustizia, accusando Israele di genocidio a Gaza. Ha sottolineato l'ignoranza generale sulla guerra urbana e sulle specificità del conflitto israeliano a Gaza, enfatizzando la sfida di combattere in un contesto unico, segnato dall'uso dei tunnel da parte di Hamas sotto strutture civili.
Spencer invita a una maggiore comprensione delle Convenzioni di Ginevra e delle leggi umanitarie internazionali, sottolineando che Israele viene tenuto a uno standard irragionevole, mai applicato ad altri, e mette in discussione l'efficacia delle attuali norme di guerra di fronte a sfide senza precedenti.
Ne discutiamo martedì 20 febbraio alle 21.00 con Gianpiero Spinelli ed un testimone diretto dell'intervento a Gaza: il riservista Henry Tkacz*.
* Brasiliano-israeliano, ha iniziato la sua carriera nell'area sicurezza e, all'età di 20 anni, è passato all'arruolamento obbligatorio per i cittadini israeliani. Per 3 anni ha fatto parte di un'unità specializzata di fanteria, con esperienza a Gaza e la Cisgiordania, lavorando nel terzo anno come ufficiale di sicurezza diplomatica in Europa.
È stato capo della sicurezza della squadra belga ai Mondiali del 2022 in Qatar. In Brasile ha partecipato a grandi progetti con aziende e governi nel settore dell'intelligence, negli ultimi 3 anni come direttore di Kadima ICS, una società di consulenza israeliana con una filiale in Brasile.
Riservista dal 2018 nell'esercito dell'IDF, dopo il massacro del 7 ottobre 2023 ha lasciato famiglia, lavoro e progetti e ha preso un aereo per Israele. Ha 5 anni di esperienza nella lotta contro Hamas nella Striscia di Gaza, più precisamente ad Al Burij e Khan Yunis.