Israele abbatte drone spia sul Golan: ‘Era pilotato da Hezbollah’

(di Davide Bartoccini)
21/09/17

La difese aeree dell’Israeli Air Force hanno abbattuto un UAV (Unmanned Aerial Vehicle) di fabbricazione iraniana che tentava di violare lo spazio aereo israeliano lungo la linea del Golan. Il drone da ricognizione - dunque non armato - che secondo quanto riportato dai funzionari dell’IDF era decollato da una pista di Damasco, in Siria, è stato abbattuto ricorrendo al sistema antiaereo di fabbricazione statunitense ‘Patriot’.

L'UAV abbattuto è stato intercettato dalla difesa aerea israeliana dopo aver violato quella che è codificata come la linea ‘Bravo’: la linea ‘cuscinetto’ che segna il confine siriano attraverso una zona demilitarizzata. Lo spazio aereo della linea ‘Bravo’ è comunque considerato israeliano, per questo l'IDF "ha deciso di intercettarlo” ed abbatterlo con un singolo missile SAM (surface-to-air missile) lanciato da una batteria Patriot posizionata nella zona nord del Paese, nei pressi della città di Safed.

L’abbattimento è stato riportato ufficialmente dal portavoce dell’IDF, colonnello Yonatan Conricus.

La rotta dalla Siria

Secondo fonti israeliane il drone sarebbe decollato da una pista aerea localizzabile nell’area di Damasco, in Siria, ma “a quanto abbiamo inteso” aggiunge Conricus “il volo era operato dalla milizia sciita Hezbollah”. Queste conclusioni sono state raggiunte dai funzionari dell’intelligence militare israeliano che afferma di aver ‘identificato’ la rotta del drone sulla base degli array dei sensori stanziati dell’area e sulla base di “anni di esperienza del monitoraggio del gruppo [Hezbollah]”.

Il drone abbattuto

Attualmente l’Iran ed Hezbollah possono schierare diversi tipi di UAV da ricognizione come l’Ababil-3: in grado di volare a un'altitudine massima di 4.600 metri con un’autonomia di 8 ore di volo, e il “Fotros”: con un’autonomia di 25 ore e una tangenza tripla ed un range operativo per ‘ricognizione e combattimento’ di 1.250 miglia: dunque a portata di Israele.

Di diversi altri modelli di drone di fabbricazione iraniana, invece, non si conosce l’effettiva operatività e l’eventuale capacità: ma si è registrato un potenziale crescente da parte dell’Iran nel mettere a punto UAV capaci di competere con i propri omologhi stranieri.

Il sistema di difesa Patriot

Il sistema di difesa aerea di fabbricazione statunitense PATRIOT - acronimo di Phased Array TRacking to Intercept Of Target - è il principale sistema SAM adoperato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati, basato su un lanciatore multiplo collegato ad un radar Phased Array capace di intercettare missili, aerei e droni.

Il colonnello Conricus ha dichiarato che lo Stato di Israele, a causa della possibilità di infiltrazioni dalla linea del Golan ha schierato dei cacciabombardieri nell’area circostante ai quali non si è ricorso poiché il sistema Patriot è stato valutato come ‘efficace’.

I casi precedenti di impiego per violazione dello spazio aereo israeliano Il 31 agosto del 2014 una batteria anti-aerea PATRIOT lanciò un missile per abbattere un UAV siriano in volo sulle alture del Golan. Il mese successivo venne impiegato per abbattere Sukhoi Su-24 dell’aeronautica siriana che era penetrato nello spazio aereo israeliano. Nel luglio del 2016, l’Israeli Air Force ha lanciato due missili Patriot per abbattere una coppia di droni che avevano violato lo spazio aereo israeliano nei pressi del confine siriano - quello che però era stato ipotizzato essere un drone di Hezbollah si dimostrò essere un UAV russo penetrato erroneamente nei cieli di Israele. Questo suggerisce che la 'risposta' ad ogni altra infiltrazione e violazione sarà la medesima.

(foto: web / Raytheon)