Missili USA come pioggia per Taiwan

(di Antonino Lombardi)
03/03/23

Non sembra abbassarsi la tensione nell’Indo Pacifico tra Cina e Stati Uniti d’America e pare prospettarsi un nuovo campo di battaglia per le potenze mondiali. In questi ultimi giorni si sono susseguite diverse dichiarazioni in contrasto tra loro.

Il segretario dell’esercito statunitense Christine Wormuth ha esposto una strategia su più fronti per scoraggiare e, se necessario, prevalere in qualsiasi futura guerra con la Cina dichiarando di voler "abbassare la temperatura nelle relazioni con la Cina"1. Nella stessa occasione, durante un intervento all’American Enterprise Institute, ha affermato di non credere in un’imminente invasione di Taiwan da parte della Cina tuttavia “dobbiamo prepararci, essere pronti a combattere e vincere quella guerra". In un altro passaggio ha continuato dicendo che "il nostro obiettivo è evitare di combattere una guerra di terra in Asia. Penso che il modo migliore per evitare di combattere quella guerra sia mostrare alla Cina e ai Paesi di quella regione che possiamo effettivamente vincere quella guerra".

È evidente la volontà di Pechino di estendere ed rafforzare la sua influenza sulla regione indo-pacifica e ciò oltre ai diretti interessati Taiwan, Giappone, Corea del Sud e Filippine preoccupa anche le principali potenze occidentali.

"Il nostro obiettivo è evitare di combattere una guerra di terra in Asia"2 ha dichiarato Wormuth ma le azioni americane sembrano dire altro. Infatti il piano americano consiste nel dislocamento di più truppe in Asia e l'armamento con attrezzature aggiornate, tra cui armi ipersoniche a lungo raggio, molte delle quali saranno installate nella regione.

È intervenuto anche il generale Charles Flynn, comandante supremo dell'esercito americano nel Pacifico, dicendo che un’invasione cinese di Taiwan è possibile ma che al momento probabilmente non è pronta a rischiare una mossa simile.

In sostanza, il duo americano Wormuth-Flynn ha esposto i fini dell’esercito: ovvero prepararsi all’eventualità di un conflitto tra Pechino e Taipei e per farlo gli USA stanno pianificando il posizionamento tattico delle truppe nella regione e schierare armi ipersoniche a lungo raggio.

L’attacco russo all’Ucraina probabilmente ha reso gli americani più attenti ai repentini cambiamenti geopolitici ed, infatti, la Wormuth ha affermato che "tutto ciò che stiamo vedendo in Ucraina ci mostra che dobbiamo aumentare la produzione di armamenti. Il modello di catena di approvvigionamento just-in-time in tempo di pace non è appropriato"3.

Il piano statunitense prevede, tra le altre cose, di inviare tra 100 e 200 soldati a Taiwan4 con il compito di addestrare le forze di Taiwan non solo sui sistemi d'arma statunitensi ma anche sulle manovre militari per proteggersi da una potenziale offensiva cinese.

Lunedì, la Cina ha reso noto di aver monitorato un aereo di pattugliamento e ricognizione della marina americana sullo stretto di Taiwan e ciò "ha messo in pericolo la pace e la stabilità" nella regione. Gli Stati Uniti in una nota hanno affermato che l'aereo ha sorvolato lo Stretto nello spazio aereo internazionale "gli Stati Uniti continueranno a volare, navigare e operare ovunque il diritto internazionale lo consenta, incluso lo Stretto di Taiwan”5.

Non è finita qui: mercoledì 1 marzo gli Stati Uniti hanno concordato con Taiwan la vendita di munizioni per caccia F-16 per un valore di circa 619 milioni di dollari. L’accordo include 100 missili anti-radiazioni ad alta velocità AGM-88B (HARM), lanciatori e missili d'addestramento, 200 AIM-120C-8 Advanced Medium Range Air-to-Air Missiles (AMRAAM); 26 LAU-129 lanciatori multiuso e lanciatori LAU-118A Aircraft Launcher Interface Computer (ALIC).6

Queste sono le strategie per scongiurare un conflitto sino-taiwanese…

1,2,3 bbc.co.uk

4 wall street journal

5 washingtonexaminer.com

6www.dsca.mil

Foto: U.S. Air Force