Da una settimana Damasco è senz'acqua. È quanto confermano diverse nostre fonti in loco.
La capitale siriana è rifornita principalmente dalla sorgente di Ein Al Fijah, sita a circa 15 chilometri. L'area è ostaggio da anni di una fazione ribelle che si fa chiamare "Barada Valley Mujahideen Council": un'iniziativa locale non collegata ai ben più celebri "brand" coinvolti nel conflitto.
La scorsa settimana, per colpire gli abitanti (per lo più fedeli al governo...) di Damasco e di villaggi circostanti, sarebbe stato inizialmente immesso gasolio nel flusso idrico, in seguito fatte saltare tre grosse condotte.
Queste azioni non sono una novità nella cronaca damascena degli ultimi anni. Nel 2015 lo stesso gruppo aveva cercato di sabotare l'approvvigionamento di acqua alla città (nel video sottostante un loro vecchio proclama).
Dopo i primi "disagi", la popolazione ha ora cominciato disperatamente a raccogliere l'acqua piovana sui tetti. Le forze armate siriane stanno da giorni cercando di riprendere il controllo di Ein Al Fijah.
(foto: Difesa Online)