Sminiamo Tripoli per i turchi

(di Tiziano Ciocchetti)
24/06/20

Il ministro degli Esteri Di Maio è volato a Tripoli (liberata dall’assedio degli uomini di Haftar dall’intervento turco) per incontrare il premier al-Sarraj.

L’Italia offre il proprio contributo per l’eliminazione degli ordigni esplosivi, rimasti sul terreno, dopo la ritirata delle milizie della Cirenaica. I genieri dell’Esercito hanno accumulato, nelle varie missioni internazionali, una vasta esperienza nel campo dello sminamento. Tuttavia, il probabile tentativo del Governo Conte, di barattare la sicurezza dei nostri genieri con un nuovo accordo sulla gestione dei migranti da parte del governo della Tripolitania, appare quanto mai meschino nonché politicamente inutile.

Il premier riconosciuto al-Sarraj non controlla il territorio, la gestione dei migranti è in mano a bande criminali composte, principalmente, da milizie turche, appoggiate da Ankara.

Non si capisce poi come questa ulteriore concessione ai turchi potrebbe far riguadagnare posizioni strategiche all’Italia in Libia. D’altronde, le unità navali impegnate nella missione Irini sono costrette ad ignorare i mercantili civili, scortati da navi turche, diretti verso i porti della Tripolitania.