Secondo quanto riportato dai funzionari del Comando del Pacifico, una seconda esercitazione congiunta con Kōkū Jieitai (JASDF) e ROK Air Force ha visto ieri una formazione mista di velivoli dell’USAF e dell’USMC impegnati in una simulazione d’attacco sulla penisola coreana in risposta all’ennesimo lancio di un missile balistico a raggio intermedio da parte di Pyonyang. Il missile, IRBM da identificare in un KN-17, ha sorvolato il Giappone il 15 settembre (v.articolo).
Una coppia di bombardieri strategici B-1B Lancer decollati dalla base aerea di Andersen di Guam; scortati da quattro caccia di 5ª generazione F-35B Lightning II decollati dalla Air Station Marine Corps di Iwakuni in Giappone; hanno incontrato quattro caccia F-15K Slam Eagle sudcoreani e quattro caccia multiruolo giapponesi F-2 (velivolo sviluppato sulla base dell’F-16) per sorvolare la penisola coreana e colpire il poligono di Pilsung. I B-1B Lancer hanno impiegato munizionamento convenzionale tipo mk.84 - general purpose bomb - da 2,000 libbre (oltre 900kg).
Gli F-35B, bombardieri B-1B e F-2 giapponesi hanno volato insieme sulle acque al largo di Kyushu, in Giappone per poi unirsi alla formazione della ROK e raggiungere l’obiettivo.
La dimostrazione di forza è ulteriore segnale, secondo gli USA, che il comando del Pacifico mantiene la capacità di rispondere a qualsiasi tipo di minaccia nel teatro Indo-Asia-Pacifico.
(foto: U.S. Air Force)