Secondo il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale del governo di Tobruk, la caduta di Tripoli sarebbe solo questione di ore. Le truppe del generale Haftar, appoggiate da contractors russi (ma sostanzialmente sotto il controllo del Cremlino) stanno sbaragliando le difese delle milizie (principalmente di etnia turca) al soldo del governo di unità nazionale presieduto da al-Sarraj.
Alla luce dei fatti, non avrebbe dovuto sorprendere più di tanto l’annuncio di pochi giorni fa, da parte del presidente turco Erdogan, in merito alla concreta possibilità di impiegare truppe di Ankara per difendere Tripoli.
Ovviamente l’Esecutivo italiano si trova del tutto spiazzato, con il ministro degli esteri Di Maio che martedì prossimo dovrebbe (il condizionale è a questo punto d’obbligo) recarsi a Tripoli per cercare di riaffermare il ruolo dell’Italia in Libia, dopo le continue umiliazioni da parte degli altri attori in gioco.
Foto: presidenza del consiglio dei ministri