Entrato in servizio nel 1984 con l’U.S. Army in 812 esemplari, l’Apache è stato sottoposto, nel corso della sua vita operativa, ad una serie d’interventi tesi a migliorarne l’affidabilità riducendone la complessità, migliorie che sono sfociate nella versione AH-64D con il radar Longbow collocato sopra l’albero del rotore.
Il velivolo è un concentrato di tecnologia e potenza: basti pensare che con un carico di carburante completo, più un serbatoio da 870 litri, due uomini di equipaggio, 16 missili a guida laser AGM-114 Helfire, 19 razzi Hydra da 70 mm e 600 colpi per il cannone M-230 Chain Gun da 30 mm (per un peso totale di 9.000 kg), l’AH-64D può rimanere mezz’ora in zona di operazione ad una distanza di 305 km dalla base e rientrare con circa 20 minuti di carburante di riserva.
I sensori di acquisizione e designazione del bersaglio (TADS, Target Acquisition and Designation Sight) e di visione notturna del pilota (PNVS, Pilot’s Night Vision System) sono sistemati sul muso; l’avionica nelle due guance laterali e il sensore per i bersagli a bassa velocità sopra il mozzo del rotore; il cannone da 30 mm viene alimentato con le munizioni stivate in fusoliera.
I motori, due General Electric T700-GE-701C da 1.890 shp, con una velocità di crociera pari a 261 km/h (la versione per il British Army è equipaggiata con motori Rolls Royce RTM322 da 2.100 shp), sono distanziati tra loro e azionano un rotore principale a quattro pale le cui estremità presentano una freccia di 20°, mentre il rotore di coda ha le quattro pale incrociate a 55° per ridurre la rumorosità.
Il pilota dispone di due schermi da 150x150 multimode con i comandi fondamentali a portata di mano. La posizione del radar sopra il mozzo del rotore fa sì che l’elicottero possa controllare il campo di battaglia e identificare i bersagli rimanendo con la fusoliera al coperto, inoltre, il radar Longbow dell’AH-64D, consente l’esame rapido della situazione tattica anche in condizioni meteorologiche avverse.
Progettato nel biennio 1972-1973 su specifiche dell’U.S. Army per un A.A.H. (Advanced Attack Helicopter), la cellula è costituita da una grande calotta di lamiera piana con corazzatura al boro, pale del rotore a più longheroni in acciaio inossidabile e fibra di vetro in grado di resistere ai colpi da 23 mm del semovente antiaereo sovietico ZSU-23-4 Shilka.
Il "concorrente" europeo
Sul versante europeo, l’Eurocopter Tigre (per i francesi) o Tiger (per i tedeschi) rappresenta la risposta all’AH-64. La produzione del velivolo è iniziata nel 2003, con la versione HAP francese (Hélicoptère d’Appui et de Ptrotection).
Il peso in ordine di combattimento del Tigre è di 5.300/5.800 kg, mentre la propulsione è assicurata da due MTR 390 da 1,171 shp continui e 1.285 massimi. La versione HAP, destinata al combattimento aria-aria e al supporto di fuoco, è equipaggiato con un cannone GIAT NC 621 da 30 mm, 28 razzi non guidati da 68 mm e quattro missili aria-aria Mistral.
La versione UHT (Unterstützung Hubschrauber Tiger) multiruolo è dotata di sensori (IIR, TV e telemetro laser) sopra il mozzo del rotore e può trasportare fino a 8 missili controcarro Spike ER e quattro missili aria-aria Stinger.
Nella cellula viene fatto largo uso di materiali compositi ( fino all’80% ), mentre in carlinga il pilota è in posizione anteriore con il copilota/cannoniere in posizione posteriore sopraelevata. Il cruscotto è dominato da due schermi di grandi dimensioni – appaiati per il pilota e sovrapposti per il copilota – e da altri strumenti differenziati.
Nella versione HAP l’equipaggiamento di supporto alla missione, lo SFIL/Stryx, è posizionato in una cupoletta girostabilizzata posta sopra il tetto dietro il copilota; il sensore contiene il sensore per la visione diurna e IR. Sul mozzo del rotore è installato un radar pulse doppler DAV in grado di designare bersagli fino a 7 km.
Il Tigre è un velivolo di dimensioni e quindi di potenzialità inferiori all’AH-64D Longbow (quest’ultimo sarebbe in grado di trasportare fino a 16 missili controcarro Helfire contro gli otto del Tigre). Tuttavia, l’elicottero europeo, registra un costo di manutenzione inferiore rispetto all’Apache.
Certo è che, mentre l’AH-64D ha dimostrato le proprie possibilità nel corso delle operazioni in teatri difficili – sia dal punto di vista operativo che climatico - come l’Afghanistan e l’Iraq, il Tigre non ha ancora ricevuto il battesimo del fuoco. Appaiono quindi evidenti i motivi per cui il British Army (con 67 esemplari) e l’Esercito olandese (con 30 esemplari) hanno optato per l’adozione dell’elicottero prodotto da Boeing.
(foto: U.S. Air National Guard / U.S. Army)