In passato a metà dell’800 erano soprattutto i treni ospedale militari a occuparsi del soccorso e del trasporto collettivo seppure con tragitti limitati, come nel caso della guerra di Crimea, dove per lo scartamento dei binari si giungeva sino in Polonia. Inoltre le linee ferrate potevano essere fatte esplodere impedendo l’avanzamento dei convogli tra cui quelli sanitari.
Rivoluzionario fu l’introduzione del servizio sanitario aereo che si perfezionò nel secolo scorso rimanendo sino oggi il criterio migliore per i rapidi interventi.
Con il miglioramento tecnologico si è evoluto un altro sistema più capillare in grado di mettere a disposizione diversi metri quadri mobili, versatili e attrezzati per trasporto/soccorso, l’uso di autobus appositamente attrezzati.
Irizar per le autorità: Kuwait Fire Force
La notizia arriva dal quartier generale di Irizar a Ormaiztegi, località al nord della Spagna al confine con la Francia. Qui vengono prodotte diverse piattaforme di autobus prima dell’invio alle filiali per gli allestimenti, tra cui l’Italia con lo stabilimento di Rimini. Sono 13 gli stabilimenti produttivi tra Spagna, Marocco, Brasile, Messico e Sud Africa in un gruppo che conta circa tremila dipendenti.
La produzione di punta è contraddistinta dalle versioni Irizar i6 e i8, esteticamente simili ed entrambe create per i servizi comfort a lunga percorrenza.
Abbiamo già conosciuto questo marchio riportando la notizia della fornitura di 34 pullman a Esercito e Guardia di finanza (vedi articolo).
Particolare di questa produzione per alleggerire masse e consumi, è l’impiego di una leggera scocca autoportante denominata “Integral” un’alternativa opzionale al classico e robusto telaio portante che rimane sempre disponibile.
Si tratta di “un’auto blu” extra lusso inserita in un Irizar i6 denominato Premium e commissionato dal Ministero dell’Interno del Kuwait.
La piattaforma di 12,20 metri di lunghezza è realizzata su un telaio Mercedes con cui Irizar collabora per la diffusione dei suoi prodotti automotive in Medio Oriente.
L’autobus sarà utilizzato per gli spostamenti del personale diplomatico e dei vertici militari del paese, tuttavia non ci risulta che la struttura possieda qualche livello di blindatura, ma solo un abbondante grado di comfort aggiuntivo a quello previsto nella produzione di serie.
I posti a sedere, nella personalizzazione per il Kuwait, sono inferiori per offrire più spazio ai trasportati. Le poltrone con appoggia-gambe sostituiscono i tradizionali sedili e, nella parte posteriore, è stato realizzato un salottino con sette posti intorno a un tavolo per le riunioni.
Internamente ci sono mobili in vero legno trattato e prese di corrente a 220V oltreché prese USB su ogni poltrona. È presente un bagno, un capiente frigorifero e una cucina con macchinetta per il caffè.
I vetri sono atermici e oscurati e, Irizar dichiara, che l’impianto di climatizzazione Hispacold è in grado di portare refrigerio a temperature superiori a 50 ºC garantendo la purificazione dell’aria ECO3 (batteri e virus).
Curiosità: Ricorderete quell’extra-lussuoso e primo SUV in assoluto prodotto da Lamborghini? Un po' LMV e un po' una “Rambo Lambo” denominata Lamborghini LM002 (vedi articolo). Anche in questo caso il cliente principale era il Medio Oriente e, stando alle indiscrezioni, pare che Irizar abbia realizzato carrozzeria e interni prima di inviare a Sant'Agata Bolognese il prestigioso SUV per l’allestimento di sospensioni, meccanica e motore.
Autobus sanitario
La Danimarca ha acquistato un Irizar i8 a tre assi e 14 mt di lunghezza, progettato esclusivamente per la donazione di sangue in diversi comuni danesi. La flessibilità e l’adattamento degli spazi hanno permesso di creare un Blodbussen che sta già facendo capolinea all’ospedale pubblico di Odense dopo la raccolta sangue nella città.
Stando alle notizie, anche a Värmland in Svezia, ci sono due Irizar su telaio Scania di 15 mt consegnati da OEM in versione ambulatorio. Sono dotati di presidi medici operativi e ognuno può contenere sei barelle e gestire 18 pazienti potendo contare su tre membri dell’equipaggio sanitario.
Anche per l’alto biocontenimento
Unico al mondo è il Crossway interurbano di Iveco personalizzato da Croce Rossa per il trasporto in biocontenimento, una necessità che si è concretizzata durante la pandemia Covid.
Può trasportare 41 pazienti e al suo interno è presente una camera a pressione negativa in grado di differenziarsi da quella esterna passando da speciali filtri.
Nelle bagagliere sono posizionati tre motori di filtrazione in grado di aspirare un volume d’aria di più di 450 m3 all’ora; sono dotati di filtro anti-particolato, filtro ai carboni attivi, filtro ULPA (Ultra-Low Penetration Air), filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air) e filtro al plasma.
Feuerwehrbusse anche in Germania è realtà
In Germania già da tempo sono i bus con particolari allestimenti a svolgere compiti operativi nelle emergenze metropolitane.
Con dotazioni speciali sono impiegati insieme agli elicotteri per l’intervento operativo garantendo un trasporto di maggiori quantità di presidi sanitari, operatori e di attrezzatura tecnica, il che si traduce in un maggior numero di pazienti trattati durante la prima ora dell’emergenza.
Si tratta di un concetto di rapidità d’impiego rispetto alle installazione fisse di tensostrutture PMA, ma soprattutto in grado di spostarsi riducendo il numero di mezzi di soccorso.
Dotati esternamente di livrea d’istituto, segnali blu a strobo e sirena, vengono allertati dalla centrale operativa qualora l’intervento prospetti un certo numero di vittime. Nelle emergenze, infatti, i pompieri tedeschi svolgono anche un ruolo sanitario.
A emergenza attivata, gli operatori scivolano giù dal palo presente nelle caserme e, oltre a salire a bordo di autopompe, ambulanze e camionette, possono mettere in moto il bus Mercedes Citaro con gli allestimenti operativi.
L’autobus è un 12 mt ma sono presenti per lo stesso scopo anche versioni autosnodate a 18metri.
Il veicolo può soccorrere fino a 12 pazienti avendo tra posti a sedere e barelle tutto l’equipaggiamento previsto in un’ambulanza per il soccorso avanzato, a cui si aggiunge un ventilatore polmonare e una farmacia.
È curioso sapere che mezzi tedeschi della Feuerwehrbusse oltre alla classica numerazione si chiamano in gergo Florian, nome derivante del patrono dei pompieri San Floriano.
Autobus 4x4
Può sembrare strano, ma oltre agli autobus anfibi che si immergono in acqua trasportando turisti da una sponda all’altra, esistono anche quelli off road per affrontare come una jeep i terreni impervi, fangosi o rocciosi e non necessariamente sono corti, semmai molto alti.
Iveco realizza il Tonto 4x4 e il CIMO II MD 4x4, veicoli dai 12 sino ai 30 posti per l’avventura, comunque attrezzabili anche per il soccorso, realizzati su piattaforma Eurocargo 4x4 o Trakker. Ma è Mercedes a stupire con un Rotel-bus, un hotel su ruote costruito sul telaio del camion Actros 6x6. Con i suoi 510 cv il suo ampio modulo abitativo che prende il posto del tradizionale container o cassone, contiene 20 posti a sedere, più 21 mini cuccette separate e con un finestrino per la notte.
In Asia e USA, esistono addirittura dei pullman notturni tradizionali ma completamente ridisegnati negli interni. Si chiamano “sleeping bus” cioè autobus allestiti per dormire. Il viaggio prevede il trasporto di solo un terzo della capienza massima di viaggiatori previsti in una conformazione tradizionale, e gli allestimenti sono davvero curiosi: lungo il corridoio ci sono cuccette con lettino, radio e tv e un finestrino, un bagno comune e una cucina.
Qualcuno è disposto anche su due piani, i caratteristici double-deck e, il grado di comfort, privacy e costo del biglietto, cambiano in relazione al tipo di sistemazione scelta, poltrona reclinabile, mini camera doppia o singola o semplice brandina con separè. Purtroppo in Europa e in Italia questa soluzione pare non sia ancora omologata.
Anche nel backstage di una gara di Formula 1 i Motorhome o i bus camperizzati a disposizione di piloti e personale non si contano, evidenziando la versatilità di queste interessanti soluzioni anche come strumento di pronto impiego.
Torsus Praetorian 4x4 by MAN VW
La Torsus è il ramo d’azienda di Pulsar Expo s.r.o società fondata nel 2017 in Repubblica Ceca per la costruzione di autobus fuoristrada heavy-duty. Si affaccia sui mercati globali per fornire mezzi speciali per i servizi di pubblica utilità, governativi o per semplici clienti.
Torsus può ospitare fino 35 persone, e ha un'altezza 400 mm con un motore diesel a sei cilindri da 6,9 litri e, nel suo insieme, c’è la garanzia di affidabilità, manutenibilità, valore e robustezza essendo un’icona MAN (gruppo Volkswagen) che si occupa di componentistiche meccaniche e motori.
Interessante per l’off-road è il disinserimento dell’ABS attivo sino ai 40 km/h nei tratti gravosi per ottimizzare stabilità, spazi e sicurezza. Insomma, il risultato finale non è troppo distante dal camion MAN TGM TG-M 18.330 4x4.
Manutenzione mezzi militari
Militarmente la scelta di piattaforme di autobus per l’uso operativo potrebbero ricoprire diversi ruoli tra cui un ampio e attrezzato posto comando piuttosto che una centrale radio, ma forse corriamo un po' troppo con la fantasia. Infatti il sottosegretario alla difesa on. Giorgio Mulè è stato chiaro nel suo intervento sulle Forze Terrestri durante la tavola rotonda del 5 Luglio scorso: “servono interventi urgenti!”.
Al di là di come i mass media possano descrivere la stato di salute del nostro esercito, emerge che la spesa per la manutenzione del parco veicolare è gravemente sottofinanziata. Uno sfogo inquietante che significa arrabattarsi a livello di reggimento per garantire il funzionamento dei mezzi, relegando al responsabile del reparto (ormai più "manager" che comandante), il delicato compito di fare delle scelte spesso di immorale priorità per la sua collettività.
Foto: Torsus / web / Croce Rossa / Radosław Botev