Sono stati minuti interminabili ed elettrizzanti quelli di ieri sera ai rigori nella finale Italia-Inghilterra di Euro 2020. Gli azzurri ce l’hanno fatta con un 4 a 3 agli avversari. Il tricolore è Campione d’Europa!
Prima della partita, osservando il backstage dell’organizzazione, gli scatti e i flash dei media, si sono concentrati anche su una nutrita cavalleria di torpedoni, come di consueto a disposizione delle squadre e dei numerosi staff tecnici sanitari e giornalistici.
Un pubblico Inglese in delirio, anche perché la loro ultima vittoria in finale risale a ben 55 anni fa, e al WembleyStadium di Londra erano in 58 mila a sostenere la nazionale inglese all’urlo di: "Football is coming home!"
Il ruolo dei mezzi
Non è scampato agli obiettivi dei cronisti l’autobus Iveco Magelys in livrea azzurra e bianca con la scritta Italia, parcheggiato a fianco di un bus VDL blu, e neppure il Van Hool Astromega in colorazione verde chiaro civile con a bordo la nazionale inglese. Il verde quadrifoglio è il colore della speranza e mi verrebbe da dire che l’azzurro è quello della vittoria!
Non so se c’è stata una scaramantica scelta di par condicio sui colori dei bus adibiti alle squadre o semplicemente una casualità, tuttavia anche la squadra nazionale è stata trasferita, pensate un po', da un lussuoso seppur di serie IRIZAR I6 tre assi, rigorosamenteverde uscito dal bacino della società londinese City Circle.
IRIZAR tra l’altro, è un marchio che è stato prescelto in 34 unità anche dall’Esercito italiano (foto) e Guardia di Finanza per gli spostamenti di reggimento, e la livrea prescelta è il nuovo ed esclusivo grigio metallizzato.
Sui pullman dedicati ai servizi di transfer per le squadre calcistiche c’è tanto dire soprattutto qui da noi, dove i servizi sono designati come di altissimo livello e il torpedone diretto allo stadio, transita sotto scorta in percorsi prestabiliti e in colonna. Vengono inoltre calcolate anche eventuali variabili di tragitto per garantire la sicurezza e scongiurare attacchi di animate tifoserie. In Inghilterra, a Londra, il compito nella gestione spostamenti degli atleti è affidato a Scotland Yard, che si avvale anche di agenzie private in cui diversi operatori provengono dal British Army.
Nell’ottica di una modernizzazione e sinergia tra il comparto militare e quello civile specialistico, un concetto che rivaluta molto l’esistenza di una riserva logistica - seguita da chiaramente da risorse - abbiamo appunto visto in altre pubblicazioni come sia consuetudine in altri Stati d’Europa l’interazione tecnica professionale con i professionisti civili, o civili richiamati i servizio.
MAN, in veste militare
Il British Army possiede un nutrito e interessante bacino di veicoli tattici e logistici, ma è il marchio MAN - dal 2011 parte integrante di Volkswagen - e Oshkosh ad apparire più spesso sui mezzi di Sua Maestà.
Tra questi c’è anche il Panther (foto), designazione britannica del VTLM Lince.
La famiglia di veicoli di supporto tecnico logistico è entrata in servizio nel 2008 come efficiente "cavallo di battaglia" dell'esercito e al servizio di tutte le unità operative. La flotta attuale offre un range specialistico maggiore rispetto ai veicoli da carico della generazione precedente e può essere dotata di armature, apparecchiature di comunicazione e ECM e una mitragliatrice da 7,62 mm per la protezione.
Per i trasporti eccezionali c’è Oshkosh
Carri armati o attrezzature pesanti sono di competenza del marchio americano Oshkosh che garantisce trasporti nell’ordine delle 70 tonnellate.
L’HET - Heavy Equipment Transporter – ad esempio, è un autocarro a 4 assi che permette dei trasferimenti rapidi ed economici su strada e con una buona distribuzione del carico, che si traduce in minor usura delle strade evitando l’utilizzo dei treni ferroviari e l’usura dei binari. La sua base è l’autocarro Oshkosh 1070F 8x8 a cui si può agganciare un semirimorchio a sette assi King Trailer GTS 100.
Il suo motore è un Caterpillar C18 turbocompresso diesel da ben 700 CV.
Foto: web / autore / MoD UK / U.S. Army National Guard