La strana coppia: spavento e sorpresa

(di Andrea Cucco)
28/06/24

Tra i ricordi più marcati della nostra visita all'ultima edizione di Eurosatory di Parigi (la maggiore fiera internazionale della difesa terrestre) il primo posto lo occupa sicuramente uno spavento. Dopo aver percorso i primi chilometri, scorrendo centinaia e centinaia di aziende legate a un immenso mondo - che da noi si può solo "sussurrare" (...) - entriamo nell’area espositiva di Rheinmetall. Dopo pochi passi una fitta di dolore ci pugnala al petto: ci troviamo di fronte ad un incrocio tra un veicolo corazzato da combattimento Lynx e la torre del blindato Centauro II.

Non è di certo la Hitfact con cannone da 120 mm in sé a inquietarci, rappresenta un'ottima torre con una notevole potenza di fuoco ed altissima precisione, bensì quel particolare “matrimonio”. La stessa, d’altro canto, l’avevamo poco prima “serenamente” vista sul Centauro II nello stand del CIO (Consorzio Iveco – Oto Melara) e persino sul cingolato Tulpar della turca Otokar (foto seguente).

Quello che non riusciamo a comprendere è l’abbinamento tra differenti livelli di protezione. Come si dividerà un equipaggio nel veicolo, in caso di combattimento reale e ad alta intensità? Verranno forniti “stecchini corti” per sorteggiare la distribuzione a bordo o i cannonieri ed i capi carro saranno maestri Zen capaci di insegnare che le “emozioni” di chi sta sopra infiammeranno senza scampo anche i colleghi sottostanti?

Gli anzidetti abbinamenti del Centauro II o del Tulpar sono corretti e coerenti perché la protezione da “missione di pace” (come correttamente riportato nel comunicato di ieri del CIO) è omogenea, ovvero bassa. Ma per quanto riguarda il Lynx???

In soccorso ci arriva il commento di alcuni tecnici (non solo tedeschi) presenti: quanto osserviamo non è una versione finale, bensì una "dimostrazione di integrabilità". Una potenza di fuoco come quella del sistema italiano può arricchire la famiglia Lynx con una nuova variante. L’integrazione, si sottintende, comporterà un’armonizzazione (verso l’alto) della protezione offerta dall'unione.

Con un nebbioso e tardivo programma AICS (Armored Infantry Combat System) ancora in via di definizione, Leonardo sembra aver fatto una mossa vincente: fornire al miglior produttore di veicoli da combattimento in campo una versione che potrà interessare anche il mercato internazionale.

A quel punto lo sconcerto lascia spazio ad un sorriso di compiacimento: con una componente pesante dell'Esercito totalmente inadeguata alle sfide degli attuali campi di battaglia e l'urgenza di diventare noi “tedeschi”, siamo addirittura riusciti a portare (positivamente) l’Italia in Germania?

In tal caso... Chapeau!

Immagini: Difesa Online