Concluso con successo il lancio di un satellite KitSat della Arctic Astronautics da parte degli allievi del corso Drago VI dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Il lancio del satellite, agganciato ad un pallone aerostatico stratosferico con l’obiettivo di scattare una foto della curvatura terrestre da oltre 25 km, è avvenuto venerdì 31 maggio, presso il Campo Sportivo “serg. magg. C.Q.S. Marco Venezia” dell’Accademia, ed è l’atto finale del “Laboratorio di Sistemi Spaziali” seguito dagli allievi ufficiali piloti e del ruolo delle Armi del Drago VI.
Il Laboratorio, introdotto da quest’anno all’interno del corso di laurea GESAD (Gestione dei Sistemi Aerospaziali per la Difesa), ha come obiettivo quello di fornire la conoscenza base della tecnologia satellitare e la comprensione delle nozioni basiche delle operazioni spaziali, in linea con l’obiettivo della Forza Armata di valorizzare il dominio spaziale. Alla parte teorica, basata sullo svolgimento di lezioni frontali, è connessa quella pratica di progettazione e assemblaggio, fino ad arrivare al lancio del sistema di rilevamento progettato durante il Corso, realizzando così un vero e proprio esperimento scientifico.
Il corso, progettato dall’Accademia Aeronautica per i suoi frequentatori, risponde ai requisiti della formazione secondo l’approccio STEM, con l’obiettivo di preparare gli studenti alle sfide del futuro, stimolando l’apprendimento mediante il “learning by doing“. Un percorso formativo che è anche espressione del risultato delle attività svolte negli anni in seno alle Unità Addestrative, grazie alle quali sono stati dimensionati i contenuti teorici e applicativi di tale insegnamento.
Il lancio, nonostante le condizioni meteo sfavorevoli, è stato effettuato con successo. Alle 09:30 di venerdì il pallone è stato infatti rilasciato nell’atmosfera alla presenza del comandante dell’Accademia Aeronautica, generale di divisione aerea Luigi Casali, di una rappresentanza del quadro permanente e di alcuni docenti dell’Università Federico II di Napoli. Tra loro, la professoressa Maria Daniela Graziano, responsabile del “Laboratorio di Sistemi Spaziali”.
Durante la prima fase del Corso, gli allievi hanno appreso le nozioni basiche sul funzionamento di un satellite, i suoi sottosistemi e su come viene pianificata ed effettuata una missione spaziale, dalla conoscenza delle realtà orbitali, al funzionamento delle comunicazioni in assenza di condizioni atmosferiche abituali: uno studio che ha permesso di allargare i propri orizzonti di pensiero verso conoscenze lontane dalla quotidianità.
Nella fase pratica i frequentatori si sono cimentati in una attività laboratoriale, ovvero la progettazione del sistema di lancio del satellite, accompagnato da una scatola contenente una camera, utile a fotografare la curvatura terrestre a 25 km, e un simbolo dell’Accademia Aeronautica, ovvero la patch del corso Drago VI, monito per le generazioni di corsi future a osare sempre di più.
Descrizione della missione
Obiettivo del lancio: il raggiungimento di una quota di 25 km attraverso l’utilizzo di un pallone aerostatico stratosferico. Il satellite, equipaggiato con una camera ottica, un alloggiamento per i sensori ambientali e un supporto ottico ausiliario per osservazioni e misurazioni durante tutto il periodo di volo, ha permesso di completare con successo la missione: osservare la curvatura dell’orizzonte utilizzando un CubeSat 1U. Nel primo pomeriggio di venerdì 31 maggio, il team è riuscito a recuperare, grazie alle coordinate GPS, il satellite e la camera presso Lacedonia, un comune della provincia di Avellino, con successiva analisi di tutta la telemetria.
La realizzazione del progetto ha rappresentato una sfida anche per l’identificazione e il contenimento del rischio connesso con il lancio, l’intensa attività di coordinamenti con le autorità civili e militari in ambito ATM (Air Traffic Management) e lo studio continuo, mediante modelli matematici predittivi, delle traiettorie di ascesa e discesa dell’aerostato.
Tale impresa rappresenta un punto di partenza per l’acquisizione di abilità e conoscenze che risulteranno fondamentali nei progetti futuri che l’Aeronautica Militare sta sviluppando, al fine di proiettarsi con competenza nei nuovi domini.
L’Accademia Aeronautica dipende dal comando delle scuole dell’Aeronautica Militare/3ª regione aerea. È un Istituto militare di studi superiori a carattere universitario che ha il compito di provvedere al reclutamento e alla formazione dei giovani che aspirano a diventare ufficiali dell’Aeronautica Militare. Frequentando i corsi regolari dell’Accademia si può diventare sottotenenti in servizio permanente effettivo dell’Arma Aeronautica, nel ruolo naviganti normale (piloti) e nel ruolo normale delle Armi, del genio aeronautico, del corpo di commissariato aeronautico e del corpo sanitario aeronautico. Presso l’Istituto vengono inoltre svolti i corsi per gli allievi ufficiali (piloti e navigatori di complemento e ferma prefissata) e i sottotenenti a nomina diretta (sia del ruolo normale che del ruolo speciale); infine, nel piano degli studi dell’Accademia, sono previsti corsi a connotazione specialistica aeronautica, a favore di personale straniero e di altre forze armate.