Si è da poco conclusa una esercitazione multinazionale sulle tecniche di Rapid Damage Repair delle pavimentazioni aeroportuali, organizzata presso la base aerea di Ramstein, in Germania, dal 09 all’11 Settembre, dal 435° construction & training squadron per il personale delle Nazioni appartenenti alla NATO.
Il 435° CTS è parte del 435° contingency response group del 435° air ground operations wing del United States Air Forces in Europe, e si occupa in particolare di Mission Essential Equipment Training (MEET), cioè dell’addestramento all’uso di quelle attrezzature essenziali per le operazioni in tempi di crisi che non vengono adoperate nelle attività operative di ogni giorno.
L’Aeronautica Militare ha preso parte all’addestramento con il maggiore Emiliano Zenga, capo team ingegnere, ed 11 tra operatori ed assistenti edili provenienti dai tre reparti Genio di Verona Villafranca, Ciampino e Bari. Ha partecipato all’evento anche personale delle aeronautiche di Ungheria, Lituania e Lettonia.
Il 435° CTS ha realizzato, su pavimentazioni in calcestruzzo dedicate allo scopo, alcuni crateri simili a quelli che sarebbero generati dall’impatto sulle superfici di volo di ordigni di varia natura. In particolare, un “large crater”, della misura di 12m di diametro, ed uno “small crater” da 4,5m di diametro. Il personale operatore, già esperto in Patria nelle lavorazioni necessarie per realizzare nuove pavimentazioni, si è cimentato in questo nuovo scenario operativo con le seguenti attività svolte con i mezzi messi a disposizione dall’USAFE:
- pulizia delle aree limitrofe il cratere, con mezzi di scavo e spazzatrici;
- riempimento a strati dei crateri con inerti di varie pezzature, debitamente compattati con rulli e piastre vibranti, fino al raggiungimento della quota della pavimentazione non danneggiata;
- contemporaneo assemblaggio dei moduli elementari in Fiber Reinforced Polymer (FRP) fino a realizzare un tappeto unico di dimensioni leggermente maggiori di quelle del cratere;
- posizionamento e fissaggio del tappeto sopra il cratere per consentire di riaprire la pavimentazione al transito dei velivoli nel minore tempo possibile.
Si tratta di una parte delle capacità previste nel capitolo RAOS (Repair of Aerodrome Operating Surfaces) della Stanag 2929, Aerodrome Damage Repair, al cui aggiornamento lavorano da tempo, come membri dell’apposito ADR Working Group, alcuni Ufficiali del Servizio Infrastrutture del Comando Logistico. La tecnica del tappeto in FRP con funzione anti-FOD è una tecnica sviluppata dagli Stati Uniti nell’ultimo decennio e sulla quale ha deciso di investire anche l’Allied air command, pianificando l’urgente acquisizione di 48 kit FRP su basi europee ritenute critiche, tra cui le due italiane, Ghedi ed Amendola.
Mercoledì 11, alla conclusione dei lavori, si è svolta la cerimonia di consegna dei diplomi.
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I tre reparti genio AM, posti alle dipendenze del servizio infrastrutture del comando logistico AM, curano gli studi, le indagini, le progettazioni, gli appalti e l’esecuzione dei lavori necessari per assicurare la disponibilità e l’efficienza delle infrastrutture in uso all’Aeronautica Militare, alla Difesa ed alla NATO, realizzando i lavori mediante appalto a ditte esterne o in amministrazione diretta con personale militare e civile dei rispettivi gruppi genio campale.
L’esperienza maturata nella gestione delle infrastrutture militari viene messa a servizio del Paese anche in attività di supporto alla protezione civile e per la realizzazione di opere in ogni condizione di emergenza e nelle operazioni fuori dai confini nazionali laddove i reparti, con il proprio personale, hanno realizzato negli ultimi anni, in tempi brevissimi, pavimentazioni e infrastrutture necessarie per il rischiaramento degli assetti previsti dalle missioni.