In quest’ultima fase del corso, iniziato circa tre mesi fa, il personale ha potuto sperimentare realistiche operazioni CAS (Close Air Support – Supporto Aereo Ravvicinato), interagendo sia con gli assetti di volo ISR (Intelligence, Surveillance, Recognition) come il Predator, sia con quelli tattici come l’AM-X e MB 339CD dell’aeroporto pugliese.
Durante queste esercitazioni è stata simulata in maniera verosimile la condotta di missioni combinate e di supporto alle forze di superficie, tramite “copertura” aerea di convogli e assetti terrestri, posti sotto attacco da parte di forze ostili, impersonate dal gruppo di protezione delle forze dello Stormo.
Al corso hanno partecipato 15 militari dell’esercito italiano, 2 della marina militare, 2 dell’aeronautica militare ed 1 appartenente all’arma dei carabinieri.
Come affermato dal generale Giunchi durante l’incontro con i frequentatori del corso, “dopo le precedenti fasi applicative, effettuate sul sedime di Guidonia e presso il Poligono di Monteromano in provincia di Viterbo, quella di Amendola riveste un carattere di alta valenza formativa, in quanto è possibile sperimentare in maniera molto verosimile le operazioni CAS grazie all’impiego di assetti di volo ISR (Intelligence, Surveillance, Recognition) come il Predator, e tattici come l’AM-X e MB 339CD e anche grazie alla pluriennale esperienza anche fuori dai confini nazionali del personale del 32° Stormo”.
La Scuola di Aerocooperazione è l’Istituto militare interforze di formazione specialistica e valenza tecnico-operativa nel campo dell’interpretazione di immagini telerilevate (aeree e satellitari) ed in quello della cooperazione aeroterrestre e aeronavale. Per la formazione e qualificazione dei Controllori Aerei Avanzati, la scuola ha recentemente ottenuto anche la certificazione NATO.
I corsi svolti presso la Scuola di Aerocooperazione sono aperti, oltre che al personale militare delle Forze Armate, anche a personale esterno all’amministrazione della Difesa ed al personale militare della NATO e dei Paesi partecipanti al programma internazionale di Partenariato per la Pace (PfP - Partnership for Peace), previa autorizzazione dello stato maggiore difesa.
Vedi anche l'intervista al generale Giunchi
Fonte: Scuola di Aerocooperazione - Guidonia (RM)