Questo lo scenario simulato lo scorso 19 maggio nel corso di un’esercitazione congiunta tra Guardia Costiera, Aeronautica Militare, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria, svolta nel tratto di mare antistante Castiglioncello (LI).
Scopo dell’esercitazione, denominata "Airsubsarex 2015" è stato quello di verificare ed eventualmente migliorare le procedure da intraprendere in caso di eventi come quello di un ammaraggio d’emergenza di un velivolo.
L’occasione è stata propizia, nel contempo, per gli uomini dell’Aeronautica Militare (piloti ed operatori di bordo appartenenti alla 46ª Brigata Aerea di Pisa), per addestrarsi nelle tecniche di sopravvivenza e nell'uso delle dotazioni di emergenza in caso di ammaraggio.
L’Aeronautica Militare ha infatti fornito, unitamente alla Croce Rossa Italiana, i “survivors” da recuperare a bordo del battellino di salvataggio che viene impiegato dagli equipaggi in questo tipo di situazioni d’emergenza.
Al recupero dei “naufraghi” hanno partecipato le unità navali di Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria. Un elicottero AB-412 della 1ª Sezione Aerea Elicotteri della Guardia Costiera di Sarzana Luni (SP) ha effettuato il recupero al verricello e il trasporto verso le strutture di cura.
L’attività svolta nell’esercitazione è frutto di un addestramento che viene svolto dall’Aeronautica Militare con lezioni teoriche sulle tecniche, i materiali, gli aspetti psicologici e sanitari; l’evento simulato consente una fase pratica in cui il personale, sotto la supervisione di un istruttore di sopravvivenza e di nuotatori di salvamento, sperimenta le difficoltà conseguenti ad un ammaraggio d'emergenza, esercitando le tecniche e gli accorgimenti per la sopravvivenza.
Fonte: 46ª Brigata Aerea, Pisa - ten. col. Pompilio Sammaciccio