Dopo oltre 40 giorni di attività, scandite da oltre 270 sortite e oltre 350 ore di volo, sia diurne che notturne, venerdì 16 agosto 2024, i velivoli e la maggior parte del contingente italiano impegnati nella Campagna Aerea dell’Indopacifico 2024 sono rientrati in Patria. Il lungo viaggio di rientro è iniziato in Giappone, al termine della Rising Sun 2024, e, dopo aver fatto tappa nelle Filippine, in Malesia, alle Maldive e in Qatar, si è concluso nelle diverse basi di provenienza del personale e dei velivoli: il 4°, il 36°, il 37° e il 51° stormo per gli Eurofighter, il 6° e il 32° stormo per gli F-35, il 14° stormo per i KC-767A e l’E-550 CAEW e la 46^ brigata aerea per i C-130J.
La campagna aerea dell’Aeronautica Militare in Indopacifico, iniziata il 30 giugno 2024, ha visto la partecipazione della Forza Armata all’esercitazione internazionale Pitch Black 24 in Australia, dal 12 luglio al 2 agosto 2024, e alla Rising Sun 2024, dal 6 al 9 agosto 2024, insieme alla Japan Air Self Defence Force.
Oltre agli obiettivi propri delle esercitazioni, l’impiego sul versante orientale del globo ha consentito di addestrare le capacità tecnico-logistiche in chiave expeditionary dell’Aeronautica Militare, ovvero la capacità di schierare un Large Force Package (LFP) e dimostrare di poter operare producendo effetti significativi in tempi ristretti e a lunga distanza dalla Home Base, a tutela degli interessi nazionali ovunque essi siano.
Ad accogliere gli equipaggi, in ogni stormo, le famiglie e i colleghi dei militari rientrati in Italia dopo essersi addestrati ad oltre 13.000 km di distanza. I rispettivi comandanti hanno ringraziato il proprio personale impegnato nelle due esercitazioni evidenziando il prezioso contributo fornito nei due contesti addestrativi e sottolineando anche l’impegno del personale che dalle rispettive basi aeree ha supportato le attività operative.
Il 4°, il 36°, il 37° e il 51° stormo hanno contribuito all’attività addestrativa con gli Eurofighter F-2000A Typhoon della difesa aerea, i piloti e il personale tecnico e di supporto alle attività di training, un impegno fondamentale quest’ultimo anche nelle complesse fasi di rischieramento del contingente e dei velivoli. In particolare, sono state effettuate diverse missioni addestrative, diurne e notturne, di Air Interdiction e Defensive Counter Air. La Campagna Aerea dell’Indopacifico ha fatto segnare anche un piccolo record agli Eurofighter italiani che, prima della la Rising Sun, non avevano mai volato così a Est nel mondo.
Il 32° e il 6° stormo hanno invece messo a disposizione i velivoli omniruolo F-35A e B Lightning II che si sono addestrati, durante l’intera campagna aerea, in maniera integrata con velivoli di 4^ e 5^ generazione, valorizzando appieno le esperienze acquisite nelle numerose operazioni di Air Policing della NATO e nelle molteplici esercitazioni internazionali, in particolare la Falcon Strike e la Red Flag. L’impegno addestrativo dell’Aeronautica Militare in Indopacifico continua ancora per i prossimi mesi con due F-35B a bordo della portaerei Cavour della Marina Militare, per continuare lo sviluppo della capacità interforze nazionale di proiezione dal mare con velivoli di 5ª generazione.
L’intera flotta tanker dell’Aeronautica Militare ha permesso il trasferimento dei caccia Eurofighter e F-35 in Australia prima e Giappone poi, sorvegliati dal CAEW, che grazie alla capacità Satcom (Satellite Communication), ha consentito il collegamento real time con la catena di comando in Italia. Il CAEW ha contribuito inoltre al battle management command and control in numerose sortite addestrative caratterizzate da scenari complessi nel corso delle due esercitazioni internazionali. Uno dei KC-767A è stato schierato per l’intero periodo sulle basi di Amberly (Australia) e Misawa (Giappone), da dove ha effettuato operazioni di rifornimento in volo agli assetti fighter.
Con il volo di rientro dal Giappone, si è concluso anche il contributo della 46^ brigata aerea di Pisa a supporto delle esercitazioni Pitch Black 2024 e Rising Sun 2024, sia per attività di trasporto sia per la peculiare attività di SAR Oceanico, a dimostrazione della grande flessibilità d’impiego dei velivoli C-130J e dell’altissima preparazione degli equipaggi e specialisti capaci di approntare in tempi rapidissimi le diverse configurazioni adeguandosi ai diversi scenari operativi.
Anche il reparto supporto tecnico operativo alla Guerra Elettronica (Re.S.T.O.G.E.) ha partecipato alla campagna aerea dell’indopacifico, assicurando l’elaborazione dei Mission Data funzionali all’impiego degli assetti F-2000 e F-35. La fase esecutiva ha visto la partecipazione di personale analista Electronic Warfare a supporto degli assetti combat air ed operatori di bordo preposti all’impiego ed alla valorizzazione delle capacità di sorveglianza elettronica del CAEW.