Alle ore 16:22, il CAOC-TJ (Combined Air Operation Center di Torrejon), ha ordinato il decollo immediato – in gergo tecnico "scramble" - dei due caccia Eurofighter.
I due aeroplani partiti dall'aeroporto di Grosseto in pochissimi minuti, sotto il controllo dei radar della difesa aerea, assicurata dall'Aeronautica Militare, hanno eseguito la procedura di intercettazione in contatto radio con l'Autorità Governativa Nazionale (NGA).
L'intercettazione è stata effettuata con un profilo di volo subsonico a circa 6000 mt di altitudine in pochi minuti nei cieli di Firenze. Il velivolo sospetto, che navigava a bassissima velocità, una volta identificato dai caccia, senza palesare la loro presenza, è stato mantenuto sotto controllo fino all'altezza di Bolsena. Oltre al problema radio, il BeechAir Bonanza V35 ha riportato anche problematiche al motore, iniziando una diversione verso l'aeroporto di Rieti seguito dai caccia.
Il velivolo intercettato risolte le proprie avarie si riportava in rotta sotto il controllo degli enti del traffico aereo. Nei cieli di Bolsena, l'NGA ha comunicato l'ordine di rientro per i due Eurofighter del 4° Stormo.
L'Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all'anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO. Il servizio è garantito - per la parte sorveglianza, identificazione e controllo –dall'Air Control Centre, Recognized Air Picture Production Centre, Sensor Fusion Post (ARS) di Poggio Renatico (FE) e dal 22° Gruppo Radar di Licola (NA), relativamente all'intervento in volo, dal 4° Stormo (GR) e dal 36° Stormo (BA), nonchè, a supporto e come back-up al 4° ed al 36°, dal 37° Stormo (TP), tutti equipaggiati con velivoli caccia Eurofighter.
Fonte: 4° Stormo, Grosseto - capitano Walter Pacini