Cerimonia di inumazione di sette Caduti della Grande Guerra

(di Lieta Zanatta)
27/09/24

Si chiamava Blasius Plank e più di centanni fa, durante la Grande Guerra, combatteva sul Col di Lana tra le file dell'esercito austroungarico. Lo hanno riconosciuto dalla piastrina, rinvenuta tra i pochi resti emersi di recente su quello che era noto anche come Col di sangue, per via delle migliaia di vittime dei sanguinosi combattimenti che si protrassero per tutta la durata del conflitto. Plank è stato l'unico milite ad avere un nome tra i sette Caduti, quattro italiani e tre austroungarici, tutti rinvenuti ultimamente sui campi di battaglia, che sono stati inumati il 24 settembre scorso lungo la via Eroica del Sacrario militare di Cima Grappa.

Nonostante sia passato più di un secolo, i luoghi della prima guerra mondiale continuano a restituire i resti dei soldati Caduti che vengono messi a riposare assieme nei Sacrari, monumenti faro della memoria e monito degli orrori della guerra.

Le sette urne, avvolte nel rispettivo vessillo di appartenenza, hanno ricevuto gli onori di un picchetto del 7° reggimento alpini e sono state benedette dal cappellano militare alpino don Giuseppe Ganciu durante la messa officiata per l'occasione all'aperto.

Tra le autorità presenti alla cerimonia, i rappresentanti dell’ufficio per la tutela della cultura della memoria della Difesa e quelli della Croce Nera Austriaca (Osterreichisches Schwarzes Kreuz OSK), il corrispettivo del nostro Onorcaduti.

All’evento hanno partecipato il comandante delle Forze Operative Nord dell’Esercito, generale di corpo d’armata Maurizio Riccò, il comandante dell'Area Territoriale del COMFOP Nord, generale di divisione Ugo Cillo, tanti sindaci e le autorità civili e militari delle province di Belluno, Treviso e Vicenza assieme alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

L'evento è stato disposto dall'Ufficio per la tutela della Cultura della Memoria della Difesa e organizzato dal Comando Forze Operative Nord dell'Esercito, e rientra nell'ambito delle attività volte alla conservazione e valorizzazione del ricordo dei Caduti in guerra.

Il Sacrario Militare di Cima Grappa è il luogo simbolo e custode della Memoria della Grande Guerra, posto a 1.775 metri di quota a confine tra le province di Treviso e Vicenza.

Accoglie nella parte sud le spoglie di più di 12.600 Caduti italiani, di cui 2.283 identificati e nella parte nord più di 10.200 militi austroungarici, di cui 295 identificati.

I due ossari sono uniti dalla via Eroica, che nei suoi 300 metri è orlata da 14 grandi cippi che riportano i nomi delle cime che sono state teatro di guerra.