L'unione sindacale fa(rebbe) la forza anche tra militari?

(di Andrea Cucco)
07/07/24

Il 1° congresso nazionale AMUS - Aeronautica, tenutosi il 5 e 6 luglio presso l’hotel Hilton di Fiano Romano, è stato un evento significativo organizzato dall'Associazione dei Militari Uniti in Sindacato (AMUS) Aeronautica. Durante il congresso sono stati trattati vari temi riguardanti il settore aeronautico, inclusi gli sviluppi tecnologici, le sfide attuali in un contesto geopolitico in continua evoluzione e le prospettive future del settore.

Il congresso ha visto la partecipazione di autorevoli esperti del campo, rappresentanti delle forze armate e accademici che hanno presentato le loro ricerche e progetti innovativi, dal vice ministro degli esteri, on. Edmondo Cirielli, ai sen. Gasparri e Iannone. Hanno partecipato anche esponenti della società civile, dal responsabile LEGA dipartimento Terzo Settore della Provincia di Roma, Marco Mambor, ai presidenti delle commissioni di Roma Campidoglio e relative Municipalità. Uno dei punti salienti è stata la discussione sulle nuove tecnologie e sugli aggiornamenti necessari per affrontare le sfide moderne, come l'innovazione nei sistemi di difesa e la gestione delle risorse umane nel contesto militare, sempre più complesso.

Il tema rilevante, però, stato il miglioramento delle condizioni lavorative e dei diritti del personale militare, con particolare attenzione alla tutela legale e previdenziale. AMUS ha evidenziato l'importanza di garantire la difesa dei diritti e degli interessi dei militari e delle loro famiglie, promuovendo iniziative concrete che portino a rendere la nota L.46/2022 - istitutiva dei sindacati militari - realmente adeguata alla fondamentali necessità degli uomini e donne in uniforme.

Tra i tanti, presenti fisicamente o in collegamento durante la “Tavola Rotonda” del giorno 6, moderata da Mario Troccoli (segretario nazionale di AMUS e responsabile della comunicazione), sono intervenuti il segretario generale di AMUS - Aeronautica, Guido Bottacchiari (riconfermato all’unanimità nel suo incarico in ambito congressuale), la prof.ssa Elisabetta Trenta (già ministro della Difesa), il consigliere del ministro della difesa, già sottosegretario Domenico Rossi, il consigliere del ministro per la pubblica amministrazione Eugenio Gallozzi, il segretario generale della UILPA Sandro Colombi, il membro della commissione difesa alla Camera on. Andrea De Maria, l'ex sottosegretario alla difesa e membro della commissione difesa in Senato sen. Stefania Pucciarelli, il segretario generale USIC Antonio Tarallo e il vice presidente del SIM Marina Francesco Cacace. La presenza trasversale di rappresentanti sindacali di altre forze armate (membri della nota “rete sindacale militare”, composta dai principali sindacati del comparto) è stato un elemento positivo: come ha sottolineato il consigliere Rossi, "riuscire a parlare con pochi - che esprimano concetti per tutti - è una delle condizioni sine qua non per riuscire ad arrivare a degli obiettivi positivi e condivisi".

Al di là di regole e regolamenti, una "confederazione dei sindacati militari" (chiamiamoli col loro nome!) sarebbe utile? Aspetteremo l’evoluzione del quadro attuale. Nel frattempo abbiamo potuto apprezzare come le capacità di dialogo e confronto promosse siano elementi necessari in un momento storico difficile e complesso come quello attuale.

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