La fregata Martinengo partecipa all'esercitazione Eunomia 5-24

(di Marina Militare)
23/09/24

Da 12 al 18 settembre 2024, la fregata Martinengo ha preso parte alla EUNOMIA 5-24, un'esercitazione multinazionale, svolta nelle acque antistanti le coste cipriote.

Organizzata con lo scopo di migliorare l'interoperabilità e la capacità di reazione congiunta a differenti tipi di minacce, l'esercitazione ha visto la fregata Martinengo cooperare con assetti navali e aerei francesi, greci e ciprioti.

Nel dettaglio, dopo una prima fase di integrazione svolta nel porto di Limassol (Cipro), nei giorni dal 15 al 18 settembre si è svolta la fase in mare che ha visto gli equipaggi addestrarsi in maniera sinergica e congiunta nel contrasto di minacce sopra e sotto la superficie, anche attraverso attività di tiro con impianti d'artiglieria.

Un particolare focus è stato riservato alla simulazione di uno scenario di crisi in cui si prevedeva l'esecuzione di una “Non Combatant Evacuation Operation"  il cui obiettivo era l'evacuazione di civili da un'area di crisi.

Infine gli assetti navali e aerei partecipanti hanno svolto anche delle serie mirate a incrementare le capacità congiunta di ricerca e soccorso alle quali ha preso parte anche il joint rescue coordination center basato a Larnaca (Cipro).

A conclusione delle attività addestrative, si è svolto a bordo della fregata greca Elli, il Distinguished visitors day durante il quale il team della brigata marina San Marco, imbarcato su Nave Martinengo, ha simulato un'inserzione tramite elicottero con il metodo fast rope.

L'evento ha visto la partecipazione di numerose autorità civili e militari tra le quali il ministro della Difesa cipriota, gli ambasciatori francese, greco e un rappresentante della missione diplomatica italiana nella Repubblica di Cipro.

La Marina è stata rappresentata dal contrammiraglio Alberto Tarabotto, comandante tattico dell'operazione Mediterraneo Sicuro.

EUNOMIA 24 ha permesso agli equipaggi coinvolti di consolidare le tecniche e le procedure indispensabili per cooperare in modo sinergico con le marine alleate in un bacino, quale quello del Mediterraneo orientale, di fondamentale importanza per gli equilibri geopolitici che in esso muovono.