L'attività, svoltasi dal 12 al 23 giugno a bordo della nave croata DBN KRKA, è stata pianificata su specifica richiesta della Marina Croata di condurre missioni di ricerca subacquea archeologica, mediante l'impiego di assetti italiani dipendenti dal comando delle forze di contromisure mine (MARICODRAG) quali veicoli a guida remota, (ROV - Remoted Operative Vehicle), autonoma (AUV, Autonomous Underwater Vehicle) e palombari specializzati nella ricerca, riconoscimento e neutralizzazione di ordigni esplosivi subacquei (EOD – Explosive Ordnance Disposal).
Dopo le prime missioni svolte con i veicoli su siti e relitti archeologici già noti, il personale militare italiano e croato ha svolto altre immersioni con il concorso del ministero dei Beni Culturali Croato, rinvenendo, a largo dell'isola di Hvar, a circa 50 mt. di profondità, delle anfore di notevole valore storico, risalenti al IV secolo a.c., che gli stessi archeologhi croati hanno definito come le più antiche mai rinvenute in mar Adriatico.
L'attività è inserita nell'ambito di un accordo bilaterale tra le due marine, che vede da ormai due anni l'impiego di un team di palombari croato a bordo delle unità cacciamine italiane periodicamente inserito nel dispositivo NATO permanente delle Forze di Contromisure Mine (SNMCMG2) impegnato nell'operazione Noble Shield in mar Mediterraneo.
Sono previsti ulteriori workshop bilaterali, con cadenza periodica, nell'ambito delle attività subacquee per lo scambio e la condivisione di tecniche, tattiche, procedure e l'impiego congiunto degli assetti.